Anna Rice - Vita e Opere
Howard Allen O'Brien (Anne Rice) nasce il 4 ottobre del 1941 a New Orleans, in Louisiana. Nel 1957 si trasferisce con la famiglia a Richardson, nel Texas, dove si diploma nel 1959 e incontra Stan Rice, che diventerà suo marito nel 1961.
L'anno successivo al matrimonio, i coniugi Rice si trasferiscono a San Francisco, dove Anne si laurea in Lettere e consegue il dottorato in Scienze Politiche e successivamente in Scrittura Creativa.
Nel 1966 nasce la figlia Michele, che muore di leucemia nel 1972, all'età di sei anni. Nel frattempo i Rice si sono trasferiti a Berkeley. Anne, che ha cominciato a scrivere subito dopo il suo matrimonio, nel 1973 ultima il suo primo romanzo, "Intervista col Vampiro" (Interview With The Vampire), scritto in cinque settimane.
Grazie all'incontro con un agente letterario avvenuto durante una conferenza, Anne riesce a vendere il suo primo romanzo alla Knopf, che lo pubblica nel 1976. Due anni dopo nasce il figlio Christopher. Anche se all'inizio non riceve particolare attenzione da parte del pubblico e della critica, Anne continua a scrivere e pubblica il suo secondo romanzo, "The Feast of All Saints", nel 1979.
Nel 1982 pubblica un terzo romanzo, "Un grido fino al cielo" (Cry to Heaven), e il racconto "Master of Rampling Gate" sulla rivista Redbook.
Tra il 1983 e il 1986 pubblica sotto pseudonimi: "Beauty's Punishment" (1984), "La bella addormentata" (The Claiming of Sleeping Beauty, 1984) e "Beauty's Release" (1985) , come A. N. Roquelare, "Exit to Eden" (1985) come Anne Rampling.
Sempre nel 1985 pubblica "Scelti dalle tenebre" (The Vampire Lestat) e nel 1988, anno di pubblicazione di "La regina dei dannati" (The Queen of the Damned), torna con la famiglia nel luogo dove è nata e ha trascorso la sua infanzia, New Orleans.
Nel 1989 pubblica "La mummia" (The Mummy o Ramses the Damned). E' ormai una scrittrice molto famosa, al punto che nel 1990 Katherine Ramsland scrive un libro su di lei, "Prism of the Night".
In quello stesso anno, pubblica "L'ora delle streghe" (The Witching Hour, primo di una trilogia dedicata alle streghe, le Mayfair Witches) e nel 1992 "Il ladro di Corpi" (The Tale of the Body Thief), mentre l'anno successivo esce il secondo capitolo delle Mayfair Witches, "Il demone incarnato" (Lasher).
Il 1994 rappresenta un anno importante per la scrittrice. Non solo pubblica "Taltos", terzo capitolo dedicato alla serie delle streghe di Mayfair, ma il suo primo romanzo, "Intervista col Vampiro", diventa un film, di cui Anne cura la sceneggiatura.
Nel 1995 pubblica "Memnoch il Diavolo" (Memnoch the Devil, edito in Italia nel 2002 da Longanesi. Leggi la recensione).
Nel 1996 esce il suo "Lo schiavo del tempo" (The Servant of the Bones) e l'anno successivo "Violin".
Nel 1998 pubblica "Pandora" e "Armand"; quello stesso anno, il 14 dicembre, resta vittima di un coma diabetico, dal quale esce grazie al tempestivo ricovero in ospedale, dove rimane per settimane. Si riprende del tutto, affermando che questa esperienza non la ha segnata troppo da un punto di vista professionale.
La dipendenza dall'insulina si concilia con la sua possibilità di lavorare a casa, il luogo dove preferisce scrivere.
Nel 1999 esce "Vittorio, the Vampire" e nel 2000 "Merrick", nel quale riunisce le due serie che l'hanno resa celebre, Vampire Chronicles e Mayfair Witches. Grazie a Merrick può avanti la mitologia cominciata nel 1990 con "L'ora delle streghe", perché non si sentiva pronta per scrivere un quarto libro interamente incentrato sulle streghe di Mayfair.
Nel 2001 vede le stampe il suo ultimo romanzo, "Blood and Gold", dedicato al più vecchio dei suoi vampiri, Marius.
Nel 2002 esce il film "La regina dei dannati", tratto dal suo omonimo romanzo, nel quale ancora una volta è presente il vampiro Lestat, ormai divenuto una stella del rock. Per comprendere le origini della sua razza, Lestat sveglia da un sonno durato 6000 anni la regina dei dannati, Akasha, madre di tutti i vampiri con una particolare predilezione per il suo figlio Lestat, che vuole elevare con sé stessa al rango di dio.
Attualmente la scrittrice vive a New Orleans, che ha eletto a sede ideale di molti suoi romanzi, con suo marito Stan e con il figlio, Christopher Rice, a sua volta scrittore (A Density of Souls).
Anne Rice si dichiara una lettrice principalmente di letteratura europea, che è quella che predilige. Suoi modelli letterari sono le sorelle Brontë, Virginia Woolf, Hemingway, Shakespeare, Sir Arthur Conan Doyle, di cui apprezza le storie dedicate a Sherlock Holmes che le hanno fornito un modello per impostare la "voce narrante" di David, in "Merrick".
Come appassionata di vampiri, non poteva che adorare J. Sheridan LeFanu e il suo "Carmilla", che ritiene una storia molto sensuale, e le storie di Algernon Blackwood e di M.R. James.
Definisce "Memnoch il Diavolo", il capitolo delle Vampire Chronicles che più ama, quello che meglio esprime il mistero e l'ambiguità dell'alterità.
Il libro che le ha richiesto più tempo è stato "Scelti dalle tenebre", il secondo capitolo delle Vampire Chronicles, al quale ha dedicato un intero anno.
Considera il vampiro Lestat il suo alter ego, un personaggio affascinante e sempre presente nella sua vita professionale anche se all'inizio, quando scrisse "Intervista col Vampiro", il vero protagonista era Louis. Ultimato il libro, l'autrice aveva considerato che sarebbe stato affascinante far raccontare una storia a Lestat, che le era letteralmente entrato nel cuore, e lo fece con l'ideale seguito di quel primo romanzo, "Scelti dalle tenebre". Da quel momento, Lestat de Lioncourt è stato al centro dei suoi lavori. La scrittrice ha amato molto il film tratto da "Intervista col Vampiro", che ha visto con grande emozione molte volte, considerandolo molto fedele a ciò che ha scritto.
Il regista Neil Jordan ha colto il cuore del romanzo, inserendo elementi del libro che non erano presenti nella sceneggiatura curata dalla stessa Rice, che ha apprezzato molto la scelta.
Anne Rice ha creato una vera e propria mitologia, con le sue creature sensuali e affascinanti, quei vampiri che ripercorrono le loro storie in epoche in cui ancora non possedevano il "dono oscuro" e che al contempo raccontano la storia di tutti gli outsiders e predatori. Per Anne Rice, rappresentano ciò che in tutti noi è presente, almeno in parte.
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