Elezioni in Brasile, Rousseff e' presidente
La candidata del Partido dos Trabalhadores ha avuto il 56% dei voti
di Oliviero Pluviano e Martino Rigacci
"Dilma? Un gendarme che non dà tregua né a se stessa né agli altri". Così fotografa la neoeletta prima presidente donna del Brasile, Dilma Rousseff, il cuoco personale del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, Caio Henri, parlando con l'ANSA nel suo nuovo ristorante di San Paolo. Un locale arredato con numerose immagini che lo ritraggono con l'ex guerrigliera, con il "presidente operaio" e la moglie di origine italiana, Marisa. "Sono stato a capo del ristorante del palazzo presidenziale del Planalto a Brasilia dal 2004 al 2007, ma ancora adesso Lula mi invita a cucinare per lui nella sua residenza dell'Alvorada - spiega il pernambucano di 39 anni, magro come un chiodo e con in testa una bandana con la bandiera brasiliana, per cui ne dimostra dieci di meno - Per Dilma ho cucinato moltissimo. Del resto come ministro della Casa Civile lei era anche la mia superiore. Ma negli ultimi tempi mangiava di meno, in genere solo formaggio di capra, per dimagrire ed assumere quel figurino con cui presentarsi degnamente come presidente. Era irremovibile anche con se stessa, ma alla fine la sua tenacia ha dato risultato".
Dilma si è infatti sottoposta recentemente a un intervento di chirurgia plastica e ha rivoluzionato il suo look, capigliatura inclusa, per mostrare meno dei 62 anni che ha. Caio è stato preso in simpatia da Lula perché la sua storia assomiglia a quella del presidente brasiliano. Nato povero alla periferia di Recife, minore di cinque fratelli e originario del "sertao" come l'ex sindacalista metallurgico, a 14 anni era emigrato a San Paolo in cerca di fortuna, proprio come aveva fatto Lula e decine di migliaia di "nordestini" di colore come lui. Il ristorante che ha aperto adesso nel quartiere bohemienne di San Paolo, Vila Madalena, si chiama "Le Fave Contate", in riferimento alla fame che ha fatto a quei tempi. "Sono arrivato al Planalto solo alla fine di un'odissea che mi ha portato da San Paolo a Rio de Janeiro, dall'Amazzonia a Goias, e per altri cento posti, ma sempre con il pallino di diventare un grande cuoco - ha proseguito l'intervista all'ANSA - Come Lula posso dire adesso che le tue origini sono in grado di influenzare la tua esistenza, ma non determinano la persona che tu sei. Quando sono uscito di casa ancora bambino ero già convinto che sarei potuto andare avanti nella vita. Quello che vale è il tuo talento e credere in ciò che fai, con perseveranza".
Frasi che potrebbero essere sottoscritte in pieno dal presidente uscente. I piatti preferiti da Lula sono innanzitutto la coda alla vaccinara con polenta, piatto italiano per antonomasia che Caio ha imparato da Marisa. Però l'ex tornitore meccanico, che quattro giorni fa ha festeggiato con Caio Henri i suoi 65 anni, chiede sempre al suo fedele "cozinheiro" un piatto che di più tipico brasiliano non si può: "picanha", ossia il muscolo che muove la coda dello zebù e portata principe delle 'churrasquerias rodizio' in ogni parte del mondo, con farofa (farina di manioca fritta con uovo). "Lula la vuole sempre accompagnata con un bicchierino di cachaca - conclude Caio - Quell'acquavite di canna da zucchero per la quale il presidente ha un debole".
SRADICARE MISERIA, SPAZIO A DONNE
di Martino Rigacci e Oliviero Pluviano
BRASILIA - ''Sradicare la miseria dal Brasile e dare opportunita' a tutti'': e' l'impegno preso da Dilma Rousseff, che nel suo primo discorso quale presidente eletto del paese ha sottolineato l'importanza del fatto di essere il primo capo dello Stato donna della nazione sudamericana. La Rousseff ha avuto il 56% delle preferenze, pari a 55,5 milioni di voti, a fronte del 44% (43,5 milioni di voti) andato al suo rivale, il socialdemocratico Jose' Serra. Intervenendo in un albergo a Brasilia dopo la vittoria al ballottaggio di ieri, con un lungo discorso che di fatto e' un programma politico, la presidente eletta ha citato una serie di punti che si e' ''impegnata'' a rispettare a partire dal primo gennaio, quando s'insediera' per quattro anni al Planalto, sede della presidenza. Al primo discorso della 'presidenta' Dilma era assente il capo dello Stato uscente Lula, il quale aveva gia' preavvisato di non voler partecipare per lasciare tutto lo spazio - in questa giornata storica per il Partido dos Trabalhadores - proprio a Dilma. ''Saluto Lula con emozione, il suo sostegno e la sua saggezza. Un leader appassionato e giusto, so che non sara' mai lontano dal nostro popolo'', ha detto Dilma, che nel pronunciare queste parole si e' piu' volte emozionata, tra gli applausi dei sostenitori del Pt. Rivolgendosi a ''tutti i brasiliani in questa notte cosi' speciale'', la Rousseff ha rilevato che le elezioni di ieri ''sono una dimostrazione dei progressi democratici del Brasile, per la prima volta sara' guidato da una donna.
Il mio primo impegno e' quindi proprio questo, quello di onorare la fiducia ricevuto dalle donne e di costruire una societa' con eguali opportunita' per uomini e donne: questo - ha sottolineato - e' un principio chiave della democrazia''. Rilevando un altro ''impegno'' della sua presidenza, 'l'erede' di Lula ha sottolineato di voler ''valorizzare la democrazia in tutte le sue dimensioni'', lavorando cosi' per dare ai brasiliani ''una serie di diritti chiave, dall'alimentazione, ad una dimora degna e alla pace sociale'', impegnandosi inoltre a ''combattere la droga''. ''Saro' presidente di tutti i brasiliani ed estendo la mia mano ai partiti dell'opposizione'', ha concluso Dilma, sottolineando ''l'incredibile capacita' di creazione del nostro paese'', rilevando inoltre i risultati raggiunti da Lula, che nei suoi anni di governo ha tra l'altro ''dato al paese una grande mobilita' sociale''.
Fonte:
ANSA