Ultimo giorno del Papa in Israele, la visita alla tomba di Cristo
Un invito ai cristiani: "Seppellite ansie e paure"
Benedetto XVI al Santo Sepolcro
"Pace possibile in Terra Santa"
Benedetto XVI al Santo Sepolcro "Pace possibile in Terra Santa"
GERUSALEMME- Nell'ultimo giorno del suo viaggio in Terra Santa, Papa Benedetto XVI si è recato al Santo Sepolcro nella Città Vecchia di Gerusalemme. E da qui ha rivolto un ennesimo appello affinché venga superato ogni conflitto nella regione.
"Andare oltre ansie e paure". Il Pontefice si è inginocchiato in preghiera alcuni minuti sulla pietra della tomba di Cristo, invitando i cristiani locali a "seppellire ansie e paure". Benedetto XVI ha evocato "la vergogna delle divisioni" tra cattolici e ortodossi davanti al patriarca Thepilos III, esortando al "dovere ecumenico". "Prego - ha detto il Papa - perché le aspirazioni dei cristiani di Gerusalemme siano viste come concordanti con le aspirazioni di tutti i suoi abitanti qualunque sia la loro religione: l'esercizio della libertà religiosa, la coesistenza pacifica e - per i giovani in particolare - un accesso aperto all'insegnamento e al lavoro, la possibilità di trovare una casa decorosa, in particolare per le famiglie, e l'opportunità di beneficiare e di contribuire alla stabilità economica''.
"Pace possibile". Un messaggio di speranza anche sulla pace in Terra Santa: "L'amore deve prevalere, il suo spirito riconciliatore deve rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla nostra comune testimonianza a Cristo. La pace in Terra Santa è possibile".
"Missione politica". Primi commenti della stampa israeliana sul viaggio di Benedetto XVI. Secondo il quotidiano liberal Haaretz,"La missione di Benedetto XVI in Israele è stata molto politica, sia per il carattere del Pontefice sia per la vicinanza con la operazione Piombo fuso a Gaza". "I palestinesi hanno vinto - scrive un analista del giornale - grazie al sostegno aperto del Papa alla soluzione dei due Stati e alla sua condanna della barriera di separazione".
Ritorno a Roma- Ultime tappe del viaggio, la visita al Calvario, luogo della crocifissione, con il saluto del primo ministro Benjamin Netanyahu e dal presidente Shimon Peres. Nel pomeriggio il rientro in Vaticano.
(15 maggio 2009)
Repubblica.it