Brunetta: «Troppi corpi di polizia»
Roma, caccia ai due stupratori
«Abbiamo tracce importanti»
Sul luogo delle violenze ai due fidanzati trovati elementi utili. Pronti gli identikit. I cittadini: «Abbiamo paura»
ROMA - La polizia ha trovato «tracce importanti» sul luogo dello stupro. Indizi che potrebbero favorire la cattura dei due uomini, probabilmente stranieri, che nel pomeriggio di sabato hanno aggredito una coppia di fidanzatini a Roma, picchiando il ragazzo (16 anni) e violentando la ragazza (14 anni).
PRONTI IDENTIKIT - Inoltre gli investigatori della Squadra mobile hanno ascoltato per ore i due fidanzatini, cercando di far loro ricordare elementi «mirati e selettivi». Ed è ormai pronto l'identikit dei due uomini, forse proveniente dall'est Europa che hanno trascinato i due ragazzini in un luogo buio e impervio nel parco della Caffarella. All'ultima stesura dei ritratti gli psicologi e la polizia scientifica hanno lavorato per ore insieme alla 14enne e al suo fidanzato. Uno dei due aggressori sarebbe scuro di pelle e con i capelli lunghi.
«ABBIAMO PAURA» - Domenica mattina alcuni cittadini si sono radunati davanti all entrata del parco, nel quartiere Appio Latini. «Stiamo organizzando una fiaccolata per richiamare l'attenzione del mondo politico e istituzionale verso quest'area abbandonata da anni» hanno denunciato. «Abbiamo paura a mandare i nostri nipotini alla scuola vicino al parco - dice una nonna - Li lasciamo davanti all'ingresso e li adiamo a riprendere. Ci sono troppi stranieri e nomadi che ci mettono paura. Poi di sera, quando cala il buio, qui davanti non ci passiamo poco».
BRUNETTA - E dopo la presa di posizione del sindaco Gianni Alemanno («Nessuna clemenza, via agli sgomberi dei campi rom»), è intervenuto sulla vicenda il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione Renato Brunetta: «È proprio necessario avere tanti corpi di polizia con propri apparati, propria organizzazione e propri sistemi? - si chiede il ministro -. Le forze di polizia molto probabilmente dovrebbero stare molto di più per strada, sul territorio».
15 febbraio 2009(ultima modifica: 16 febbraio 2009)
corriere.it