Le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America si svolgeranno il 4 novembre 2008.

Si tratterà di elezioni dall'esito molto incerto perché entrambi i maggiori partiti, Repubblicano e Democratico hanno dovuto scegliere i loro candidati ex-novo, non essendoci né un presidente che si ripresenta per il secondo mandato né un vicepresidente uscente che corra per ottenere la nomination. Infatti il presidente George W. Bush, dopo otto anni alla Casa Bianca, non è rieleggibile e il vicepresidente Dick Cheney ha comunicato di non volersi candidare sin dall'inizio del suo mandato.

È dal 1928 che non si assiste ad una elezione in cui nessun candidato gode del vantaggio dell'incumbency, cioè del fatto di essere presidente o vicepresidente uscente. È questo un fatto raro ed eccezionale che ha reso la corsa per la Casa Bianca molto aperta sin dalla fase delle primarie perché entrambi i partiti hanno dovuto scegliere il loro candidato in un broad field, cioè a campo aperto, senza che nessuno partisse da una posizione di vantaggio data dalla carica ricoperta al vertice del Paese.

Le primarie dei due maggiori partiti si sono peraltro concluse con la vittoria di due outsider, John McCain e Barack Obama, che hanno battuto a sorpresa i due grandi favoriti della vigilia, rispettivamente Rudy Giuliani e Hillary Clinton. McCain e Obama (primo candidato afroamericano della storia) si contenderanno a novembre la guida del Paese in una gara decisamente aperta, dato che sono molti di più gli swing states, Stati in bilico, rispetto al 2004.

wikipedia

Come sono andate le PRIMARIE?

A sedici giorni dal 4 novembre tra Obama e McCain, le distanze si riducono

A due settimane dal voto del 4 novembre per le presidenziali statunitensi si riduce, anche se di poco, la distanza nei sondaggi tra Barack Obama e John McCain.

Il candidato democratico, sceso di due punti in due giorni, ribatte sulla continuità tra la politica dell’uscente Bush e il programma di McCain.

“Bisogna riconsocere che in tre dibattiti e 20 mesi di campagna, John McCain non ha ancora mostrato una sola cosa che lui farebbe in modo diverso da George Bush su temi come l’economia, che ora è la questione più importante per le famiglie statunitensi”.

Obama, pur restando in testa in tutte le rilevazioni, rinnova l’invito ai suoi sostenitori di continuare a lavorare duro.

Dal canto suo, il candidato repubblicano fa leva sull’argomento fiscale, che negli Usa incontra una sensibilità particolare, soprattutto sotto elezioni.

“Il piano di Barack Obama di aumentare le tasse ad alcuni per dare soldi ad altri non è un taglio fiscale, ma solo un nuovo colpo a sensazione”.

E siccome nella campagna elettorale ogni mezzo è buono per farsi notare, la candidata alla vicepresidenza per i repubblicani, Sarah Palin, invitata al popolare talk show The Saturday Night Live, ha dato vita a una scenetta in coppia con una attrice quasi sua sosia. Il numero ha fatto ridere, ma non si sa se in più porterà voti…

Fonte

Usa 2008: Colin Powell appoggia Obama
19 ott 15:22 Esteri

WASHINGTON - Guadagna un endorsment importante Barack Obama. Il segretario di Stato del primo mandato Bush, Colin Powell, ha dichiarato il suo appoggio al candidato democratico. (Agr)

Il "peso" di ogni Stato alle elezioni Presidenziali

Ecco uno dei sondaggi che prevedono l'esito delle elezioni

personalmente, spero proprio che Obama ce la possa fare...

McCain pare si stia avvicinando nei sondaggi, ma per il momento Obama ha un vantaggio fra i 6 e i 9 punti percentuali..

WASHINGTON - Spinto probabilmente in alto dall'entusiasmo per la grande manifestazione a Saint Louis, nel Missouri, il vantaggio di Barack Obama nei confronti di John McCain è tornato nuovamente a crescere dopo che gli ultimi sondaggi avevano mostrato un sensibile recupero di consensi per il candidato repubblicano.

Il senatore dell'Illinois, stando all'ultima rivelazione effettuata dall'istituto demoscopico 'Zogby' per conto dell'agenzia di stampa Reuters, adesso vanta infatti un margine di 6 punti sull'avversario, essendo accreditato del 50 per cento delle intenzioni di voto a fronte del 44 attribuito a McCain. Si tratta di un raddoppio della propria superiorità, che domenica era scesa a soli 3 punti sulla scia della buona performance del candidato repubblicano nel terzo e ultimo dibattito televisivo di mercoledì sera.

A spingere nuovamente in alto Obama è stato probabilmente anche l'aver incassato l'aperto appoggio di un sostenitore insolito ma fondamentale come Colin Powell, l'ex segretario di Stato americano che come lui è di colore ma è considerato un conservatore. Per il senatore dell'Illinois è inoltre la prima volta in quattordici giorni in cui arriva alla soglia del 50 per cento.

"Obama - spiega uno dei sondaggisti della Zogby - ha davvero consolidato la sua base e ora ha un vantaggio enorme tra i giovani, gli afroamericani e gli ispanici. Inoltre ha migliorato i consensi in due settori che potrebbero rivelarsi decisivi nella corsa del 4 novembre, quello degli elettori indipendenti (il vantaggio è passato da 8 a 11 punti) e dell'elettorato femminile (da 6 a 8 punti). Il sondaggio, ricordano ancora dall'istituto di ricerca, ha un margine d'errore del 2,9%.

znche io spero vinca obama!

silvercloud87, 20/10/2008 9.40:

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McCain pare si stia avvicinando nei sondaggi, ma per il momento Obama ha un vantaggio fra i 6 e i 9 punti percentuali..

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ricordiamoci però che i sondaggi (per i quali Obama è sempre davanti) sono molto relativi, considerando il sistema di voto americano... tutto dipende dal riuscire a vincere negli stati "chiave", nei più importanti...

-RunThePlanet-, 20/10/2008 11.41:

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ricordiamoci però che i sondaggi (per i quali Obama è sempre davanti) sono molto relativi, considerando il sistema di voto americano... tutto dipende dal riuscire a vincere negli stati "chiave", nei più importanti...

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esatto..diciamo che il cambio di rotta di 1 stato può cambiare molto, altri (quelli centrali ad esempio) anche in blocco a volte contano poco..comunque per ora obama mi pare abbia gli stati più importanti, più o meno...

ecco ad esempio la California è di Obama, ma il Texas di McCain...sono i due stati con molti delegati...

si ma se riesce a prenderla tutta la california praticamente ha vinto

obama