Men in Black (MIB)
Nell'ambito della teoria del complotto sugli UFO, il termine Men in Black (MIB), ovvero uomini in nero, si riferisce a dei presunti agenti governativi, vestiti interamente di scuro, incaricati di intimidire o ridurre al silenzio i testimoni di avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Sebbene alcuni ricercatori, quali ad esempio John Keel ed altri, abbiano rinvenuto alcune somiglianze tra alcuni di questi racconti e quelli a sfondo demoniaco, il fenomeno risale agli anni cinquanta e sessanta ed è contemporaneo a molte altre teorie del complotto.
Panoramica
Esistono alcune varianti, ma generalmente in questi racconti accadeva, in seguito a presunti avvistamenti che non fossero palesemente inconsistenti, che al testimone venissero a far visita uno o più uomini, spesso in completo nero. Gli uomini lasciavano trasparire - ovvero era il testimone ad intenderlo - di essere agenti del governo, spesso esibendo tessere identificative e chiedendo al testimone di raccontare la sua storia, o di mostrare le prove fotografiche o di fatto dell’evento segnalato. In caso di rifiuto da parte del testimone di riportare il racconto o di prestar fede alle loro credenziali, gli agenti in maniera più o meno sottile arrivavano a minacciare l’incolumità fisica del testimone o della sua famiglia.
Nonostante non sia stato mai accertato se queste minacce siano poi state condotte ad effetto, i testimoni “resistenti” hanno in seguito raccontato di aver comunque subito dei maltrattamenti da parte degli "agenti". Alcune abitazioni sono state saccheggiate e ad altre è stato dato fuoco, probabilmente nel tentativo di distruggere prove o di ridurre al silenzio il testimone.
In questi racconti gli agenti guidavano spesso ampie automobili dell’ultimo modello, generalmente delle Cadillac; raramente sono stati visti spostarsi in elicotteri neri.
Alcuni racconti segnalano da parte dei Men in Black un comportamento strano, un modo di parlare improprio e un abbigliamento d’altri tempi. Pare che indossassero occhiali da sole e che parlassero come i gangster dei film degli anni ’40, probabilmente nel tentativo di intimidire l'interlocutore. Ma più di tutto, la gente risultava stupita e confusa da questo insolito "cocktail". Alcuni hanno detto che la loro pelle aveva un aspetto innaturale, artificiale. Alcuni agenti pare avessero un aspetto orientale.