27/10/2008 02:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 18.147 Post: 123 | Registrato il: 25/03/2006 Registrato il: 17/02/2008 | Sesso: Maschile | | | |
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Trenta, quaranta, cinquanta.
A trent'anni per sentirti grande ti crei e gestisci un passato, a quaranta anche se lo hai avuto un passato non ci pensi più e conta moltissimo il presente, dai cinquanta in su non pensi al passato se non con un dolce senso di leggero rimpianto come di un qualcosa troppo lontano nel tempo, sai che c'è stato e che è stato bello, ma è troppo lontano nel tempo, del presente ti interessa unicamente lo star bene con te stesso e soprattutto di stare bene in ogni senso della parola, del futuro non te ne curi tanto, un po' per scaramanzia e un po' perchè non te ne importa, troppo diverso da quello scarso ricordo del tuo passato ormai remoto, ed allora per non alimentare il ricordo che ormai è dolore, meglio lasciare stare il futuro perchè il futuro ed il passato si cercano e si trovano con un lento rincorrersi nel tempo, perché uno avvalla il senso dell’altro, quindi solo il presente ti è di magra consolazione, ma di quello ne sei certo e ne sei ancora padrone.
Alanford50 |
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