Più e più volte sono nato,
ed ho sperimentato settecento e settanta forme.
Morto alla mineralità divenni vegetale,
morto alla vegetalità divenni animale,
morto all'animalità divenni uomo.
Perché allora temere la dispersione nella morte?
La prossima volta morirò come uomo generando ali e piume d'angelo;
poi, quando anche da angelo morirò,
salirò ancor più in alto degli angeli,
e supererò quello che voi
non riuscite ad immaginare.
...bella vero? molto moderna e, invece ha...
quasi 800 anni.
Jalal Aldin Rumi nacque, infatti, in Persia nel
1207 e morì in Anatolia nel
1273. Poeta mistico, seguì il suo maestro Shams ad Din, un "derviscio" (dal persiano "
darwish", ovvero "mendicante"). Alla sua morte, i suoi seguaci costituirono un'altra setta, quella dei "
darwish mewlewi", ovvero i
dervisci danzanti (avete presenti quelli vestiti di bianco che girano vorticosamente ?)
All'inizio della danza i "mewlewi" indossano una sopravveste nera, simbolo del mondo oscuro, che poi lasciano cadere e, vestiti di bianco come aironi cominiciano a girare cvorticosamente su un piede.
La mano destra, aperta verso il cielo, è la coppa del cuore che accoglie la grazia divina, mentre la sinistra, rivolta verso terra, è la sorgente di vita che trasmete l'influsso divino al mondo dei mortali.
Indossano, inoltre un alto copricapo conico, nero o marrone, che rappresenta la pietra tombale che l'Iniziato pone sulle sue passioni terrene.
Anche la gonna bianca che si allarga ha ovviamente il suo significato, è la sfera del cosmo che si avvolge all'infinito intorno al centro dell'universo.
Bye bye by me!
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