SISTEMA PARLAMENTARE
Il sistema parlamentare è un tipo di forma di governo ed è la più diffusa in Europa. Essa si può distinguere in due modi:
* Repubblica Parlamentare: il capo dello stato viene eletto direttamente dal parlamento in seduta comune, ed assume un'investitura temporanea.
* Monarchia Parlamentare: la carica di capo dello Stato viene rappresentata dal monarca, designato per via ereditaria e dinastica.
Tutte e due le forme di governo, comunque, sono articolate secondo la stessa fisionomia di tipo monistico (dal greco mònos = uno solo) il che vuol dire che il potere si concentra in un unico organo: il Parlamento. Questo eletto direttamente dal popolo, non ha competenze soltanto legislative ma ha anche il compito di esprimere il governo e di controllarne l'operato. Infatti il governo, che detiene il potere esecutivo, è la rappresentazione della maggioranza del parlamento e da esso deve ricevere la fiducia ed è costretto a dimettersi se tale fiducia viene a mancare. Di contro al potere del parlamento, fa normalmente da contrappeso il potere, assegnato talvolta al governo e talvolta al capo dello stato, di sciogliere le camere e indire elezioni anticipate.
In tali sistemi il ruolo decisivo lo assume la maggioranza parlamentare, ovvero la formazione dei partiti di coalizione che vincono le elezioni e quindi assumono il diritto di formare il Governo. Tra potere esecutivo e potere legislativo non vi è in genere contrapposizione: infatti il primo è formato dalla stessa maggioranza del secondo. Nel parlamento comunque sono presenti anche i partiti di opposizione che possono ostacolare l'azione di governo.
SISTEMA PRESIDENZIALE
Il sistema presidenziale è una forma di governo. In questo sistema, il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo. Eletto direttamente dai cittadini, egli forma il suo governo, che non ha bisogno di voto di fiducia parlamentare in quanto, avendo già ottenuto il voto della maggioranza dei cittadini tramite il loro voto, non ha bisogno della fiducia dei loro rappresentanti. La legittimazione attraverso il voto conferisce al presidente una chiara superiorità rispetto ai suoi ministri.
Il Parlamento, eletto indipendentemente dal Presidente, è il solo titolare del potere legislativo. Per controbilanciare il grande potere politico affidato al Presidente, infatti, ai deputati viene affidata l'esclusiva potestà di iniziativa legislativa. Il Presidente non può assolutamente modificare le leggi se non affidandosi a deputati a lui vicini che agiscano secondo i desideri del Capo dello Stato. La potestà legislativa non può essere delegata in alcun modo al governo neanche per motivi d'urgenza. Questa netta divisione funzionale fra Parlamento e Presidente si riflette nell'insindacabilità politica reciproca fra i due organi: il Parlamento non può licenziare il Presidente il quale a sua volta non può sciogliere le Camere. È il principio cardine della Separazione dei poteri che garantisce la democraticità di questa forma di governo. Tuttavia è presente un sistema di controllo reciproco (check and balances, ossia freni e contrappesi) con cui i titolari dei suddetti due poteri si limitano: il parlamento ha il potere della borsa (approvazione del bilancio e degli interventi comportanti nuove spese), mentre il presidente è titolare del potere di veto.
A corollario del sistema, secondo i principi di Montesquieu, vi è l'indipendenza del potere giudiziario il quale, diretto da una Corte Suprema nominata dal Presidente, ne è comunque totalmente autonoma in quanto non revocabile e vitalizia.
SEMI-PRESIDENZIALE
Il semipresidenzialismo è una forma di governo. In una Repubblica semipresidenziale, il governo si trova a dipendere dalla fiducia di due organi designati da due differenti consultazioni elettorali, il Presidente della Repubblica e il Parlamento. Il Primo Ministro viene perciò nominato dal Presidente, ma necessita, insieme al resto del suo esecutivo, della fiducia parlamentare.
Questa forma di governo è caratterizzata dai seguenti punti:
* l'elezione del Presidente della Repubblica avviene con voto popolare distinto ed autonomo rispetto a quello del parlamento;
* il potere esecutivo è condiviso con il Primo Ministro che però può essere scelto e revocato dal capo di Stato;
* l'elezione popolare fa sì che il Presidente della Repubblica non sia sfiduciabile dal Parlamento. Il primo ministro ed il governo possono essere sfiduciati dal parlamento e revocati dal presidente;
* lo scioglimento del parlamento da parte del Presidente della Repubblica avviene nei limiti costituzionali.
Gli obiettivi di questa forma di governo sono la diminuzione della rigidità del sistema presidenziale, senza i problemi legati alla partitocrazia (che sovente sorgono quando non si raggiunge una maggioranza forte). Questo sistema fa sì che il presidente abbia la possibilità di indirizzare politicamente il governo e di non essere solo un garante al di sopra delle parti.