| | | OFFLINE | Post: 42.725 Post: 4.431 | Registrato il: 28/02/2004 Registrato il: 30/08/2004 | Età: 37 | Sesso: Maschile | Occupazione: Commerciale PRINK RSM | | | |
|
Lunga intervista politica del segretario di Stato vaticano a Famiglia Cristiana
Il cardinale attacca la sinistra:"L'ho detto a Veltroni, il Pd non deve mortificare i cattolici"
Bertone: Togliatti e Berlinguer
rispettavano di più la Chiesa
"Non è vero che i politici che incontro vengono a ricevere direttive
dalla Santa Sede. Certamente chiedono la nostra opinione"
CITTA' DEL VATICANO - Meglio il vecchio Pci dei "laicisti" che premono dentro il Partito democratico. A sorpresa il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, si lascia andare in un'intervista a Famiglia Cristiana ad un elogio senza riserve dei leader storici comunisti. "Il Partito comunista di Gramsci, Togliatti e Berlinguer - scandisce il porporato, il più stretto collaboratore di papa Ratzinger - non avrebbe mai approvato le derive, che si profilano oggi. Grandi intellettuali comunisti e socialisti, che ho conosciuto personalmente, avevano una visione laica ma morale, cioè credevano in un progetto morale ed etico autentico".
Ai tempi della Prima Repubblica, incalza Bertone, "c'era più rispetto". E Gramsci e "tanti esponenti comunisti avevano verso la religione una posizione ben diversa da quella di certi laicisti attuali".
Nella sua riflessione il cardinale fa luce sui retroscena del suo recente colloquio con il leader del Pd, Walter Veltroni, incontrato in un giro d'orizzonte che ha coinvolto (in momenti separati) anche l'ex premier Berlusconi. Con Veltroni, rivela, sì è affrontato direttamente l'argomento dei valori "non negoziabili" e quindi - è facile capire - di famiglia, unioni civili, testamento biologico, embrioni. Bertone ha anche stigmatizzato il tentativo di far approvare norme anti-omofobiche, che per la gerarchia ecclesiastica equivalgono ad un riconoscimento per legge della pluralità di orientamenti sessuali.
Per quanto riguarda i temi, che oggi è di moda chiamare "eticamente sensibili", il cardinale ritiene che il 2007 sia stato "un anno molto impegnativo per i cattolici italiani. L'ultimo, diciamo, incidente di percorso è stato l'inserimento di una norma antiomofobia nel decreto sulla sicurezza, argomento del tutto diverso". La Chiesa, ci tiene a sottolineare Bertone, non esprime una posizione partigiana o confessionale, ma che corrisponde al "diritto naturale". E qui è partito l'elogio rivolto alla moralità e all'etica dei grandi capi comunisti del passato.
Si è parlato di valori non negoziabili nel faccia a faccia con Veltroni, chiede l'intervistatore? "Certo - risponde senza esitazione il porporato - Ho auspicato che i cattolici non siano mortificati nel nascente Partito democratico e che ci si ispiri alla tradizione dei grandi partiti popolari, che avevano un saldo ancoraggio nei princìpi morali della convivenza sociale". Ai politici, spiega, lui illustra sempre la dottrina sociale della Chiesa.
Nell'intervista a Famiglia Cristiana il segretario di Stato accusa poi giornali e tv di voler far sparire dalla scena la "famiglia normale", insistendo sugli episodi criminali. Sul piano politico generale il cardinale ritiene che la troppa litigiosità fra i partiti blocchi lo sviluppo del Paese, che non è in declino, nonostante certi "profeti di sventura". La linea saggia, afferma Bertone, è quella del presidente Napolitano: " Non cessa di indicare con forza le cose che non vanno, ma valorizza le ricchezze dell'Italia buona, operosa, generosa, morale". Elogi anche a Sarkozy per il quale la Chiesa "è una risorsa" per lo sviluppo della Francia.
Quanto agli incontri con Berlusconi e Veltroni il cardinale precisa: "Innanzitutto ho ascoltato. Non è vero che vengono a ricevere direttive dalla Santa Sede". Chiedono però - soggiunge - l'opinione della Chiesa. E dunque il segretario di Stato specifica: "Ci preoccupa soprattutto la difesa dei valori della vita, del patrimonio morale e sociale che c'è nel dna del popolo italiano". In ultima istanza, conclude determinato Bertone, la Chiesa è una "risorsa" anche per la comunità politica italiana.
(30 dicembre 2007)
Repubblica.it |