24/11/2007 19:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 6.085 Post: 266 | Registrato il: 07/08/2006 Registrato il: 14/08/2006 | Città: AGRIGENTO | Età: 38 | Sesso: Femminile | Occupazione: divinità | | | |
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Il film sulla vita di Salvatore Riina detto Totò ù Curtu. la storia della mafia in tutti i minimi dettagli! avete visto la fiction? che ne pensate? a voi i commenti.... |
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25/11/2007 15:26 |
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bè , è una fiction fatta molto bene (girata fra l'altro nelle mie zone, quindi dall'altra parte di sicilia dove si sono svolti i fatti) che racconta a chi non la conosce la storia di un sanguinario e della mafia in sicilia, anche se poi hanno aggiunto un personaggio di fantasia per far aumentare la suspance (Biagio Schirò della fiction è un personaggio di pura fantasia) |
25/11/2007 20:56 |
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| | | OFFLINE | Post: 163 Post: 163 | Registrato il: 13/11/2007 Registrato il: 13/11/2007 | Città: VITERBO | Età: 46 | Sesso: Femminile | | | |
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è bellissima lo sempre seguito fin dalla prima puintaTA ,il bimbo che hanno ammazzato ed sciolto nell'acido era del mio paese nativo altofonte ,mi vengono i brividi ad solo pensarci che lo visto nascere ed crescere poi questa brutta fine ,il film è tutta realtà ed verità che purtroppo sono fatti veri sucessi in sicilia ,bello mi piace tanto questo film ,veramente bello anche gli attori sono bravissimi ad fare la parte di totò reina ed ecc.....bello |
27/11/2007 13:46 |
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| | | OFFLINE | Post: 107.582 Post: 26.482 | Registrato il: 17/11/2003 Registrato il: 11/10/2004 | Sesso: Maschile | Occupazione: Studente | | | |
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Mastella attacca "Il capo dei capi" SIMONETTA ROBIONY
ROMA
Il ministro Mastella non ha dubbi. Fosse stato per lui la fiction su Totò Riina Il capo dei capi su Canale 5 l’avrebbe fermata. «Non credo che la tv, neppure quella privata, possa inneggiare al Capo dei capi. Non credo si possa battere la mafia se non crescono certi valori nella società. Questa fiction fornisce una pedagogia all’inverso. Il Capo dei capi è un farabutto e basta. Non vorrei che una fiction come questa fornisse dei modelli da emulare». Naturalmente, dice Mastella, di bloccare l’ultima puntata a lui non passa neanche per la mente. Così come non è stata sua la decisione di bloccare in Rai La vita rubata, la fiction con Beppe Fiorello sull’omicidio di una ragazzina da parte della mafia, che avrebbe dovuto andare in onda oggi: gliel’ha chiesto il presidente della Corte d’appello di Messina dove, dal 13 dicembre, si celebra il processo di secondo grado agli assassini.
«Io ho fatto semplicemente da postino - ha chiarito il ministro dopo le polemiche - ho mandato quella richiesta alla Commissione di vigilanza e al dg Rai. La decisione non è mia». Ma, anche se si sa che Mastella non era ministro quando si è celebrato quel processo di primo grado e quindi non è responsabile delle lungaggini avvenute, le polemiche non si placano.«Che poteri ha Mastella di censurare un film tv?», s’è chiesto Maurizio Gasparri di An, mentre i consiglieri Rai Rizzo Nervo e Curzi hanno invitato Cappon a ripensarci perchè non può passare il principio che alla tv pubblica non sia consentito raccontare casi di cronaca in quanto il racconto potrebbe influenzare indagini o processi. E il produttore di La vita rubata Alessandro Jacchia s’è domandato finché il suo film tv dovrà essere rinviato: «Dopo l’udienza? Dopo la sentenza? Dopo il ricorso in Cassazione?».
Naturalmente la dichiarazione di Mastella contro Il capo dei capi ha suscitato immediate risposte. Il primo a reagire è stato il sindaco di Corleone, il paese di Riina, dove oggi si terrà, alla presenza di Daniele Liotti, l’attore che interpreta il poliziotto, una manifestazione che permetterà di vedere quanti giovani si riconoscono in lui e quanti in Riina. Il sindaco ha invitato, infatti, il ministro a occuparsi di far funzionare i processi o di pensare agli effetti dell’indulto piuttosto che occuparsi di fiction. Poi è stata la volta del produttore Pietro Valsecchi che ha esordito con una domanda: «Il ministro ha visto la fiction di cui parla?». E’ passato ad elencare i particolari della sceneggiatura:«Come si fa a parlare di inno alla mafia quando, anno dopo anno, la trama ricorda tutte le vittime dei corleonesi e di Riina, dal sindaclista Placido Rizzotto al generale Della Chiesa, passando per poliziotti e magistrati fino alle stragi che hanno eliminato Falcone e Borsellino?». E, alludendo alla Rai che ha censurato La vita rubata, ha concluso: «Per fortuna esiste una tv libera: Canale 5!». Inevitabile l’intervento anche di Mediaset: «La cronaca e la storia non si possono ignorare» ha fatto sapere con un comunicato.
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30/11/2007 12:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 163 Post: 163 | Registrato il: 13/11/2007 Registrato il: 13/11/2007 | Città: VITERBO | Età: 46 | Sesso: Femminile | | | |
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bellissima ultima puntata lo seguita mi è piaciuta moltissimo ,mo dice che a gennaio ci sarà la continuazione intitolato (il padrino)che parlano di provenzano ultimo arrestato dopo di totò reina |
02/12/2007 19:08 |
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| | | OFFLINE | Post: 107.582 Post: 26.482 | Registrato il: 17/11/2003 Registrato il: 11/10/2004 | Sesso: Maschile | Occupazione: Studente | | | |
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I legali del capo mafia hanno presentato una richiesta di risarcimento agli autori della fiction «Il capo dei capi»: la fiction avrebbe rappresentato «una lesione all'immagine» dei familiari
PALERMO - La moglie è furente. E ha chiesto agli avvocati di presentare una richiesta di risarcimento per «lesione dell'immagine». La sua. Non quella del boss. Che da parte sua ha fatto sapere, attraverso il suo avvocato, di aver gradito la fiction su se stesso. E non poco. Insomma, la famiglia si Totò Riina si è spaccata sulla discussa fiction «Il capo dei capi», andata in onda su Canale 5. Secondo il parere della famiglia, la fiction avrebbe rappresentato «una lesione all'immagine» dei parenti stretti del boss, arrestato nel gennaio del '93 dopo decenni di latitanza. La famiglia Riina è rappresentata dagli avvocati Luca Cianferoni e Riccardo Donzelli.
CIRCOSTANZA INVENTATA - Nella terza delle sei puntate dello sceneggiato venne rappresentata l'udienza in cui, nel 1974, fu discussa la proposta di misura di prevenzione contro Ninetta Bagarella, allora fidanzata di Riina. In quel contesto fu inserita, nella finzione cinematografica, una situazione del tutto inventata, e cioè il sequestro della moglie e del figlio piccolo del poliziotto (anch'esso immaginario) Biagio Schirò: il rapimento fu rappresentato quasi come una contropartita per ottenere che la misura di prevenzione chiesta nei confronti della Bagarella venisse respinta. Cosa che poi effettivamente avvenne anche nella realtà, ma per motivi diversi da quelli della fiction. «La situazione rappresentata - ha detto l'avvocato Cianferoni - è gravissima e lesiva dell'immagine della signora. Ma soprattutto non è vera».
DANNI - Autori e produttori della fiction si vedranno così recapitare una citazione in giudizio da Ninetta Bagarella, la moglie del «capo dei capi» protagonista del loro lavoro. Che invece «ha visto volenteri questo sceneggiato», come hanno rivelato al settimanale del Tg5 «Terra!» gli avvocati di Riina. Segno che i tempi cambiano, ma non le debolezze dei boss, capaci di commuoversi - come accadeva per «Il Padrino» di Francis Ford Coppola - davanti alla versione cinematografica (o televisiva) della spietata scalata ai vertici di Cosa nostra.
IL BOSS - Nel caso del «Capo di capi» la rincorsa al potere è durata 50 anni, contrassegnati da una ferocia che la vecchia mafia non aveva mai mostrato. «Il signor Riina - ha detto l'avvocato Donzelli - avendo avuto modo di seguire la fiction, ha commentato positivamente la figura. Sicuramente ha apprezzato l'impegno che l'attore ha messo nel raffigurare la sua vita, le storie processuali che sono state narrate in questa fiction». E l'avvocato è arrivato persino a rivelare che in alcuni frangenti, gli occhi gli brillavano: «Diciamo che era evidente che avesse ripercorso, in occasione della messa in onda, parte della sua vita». E l'avvocato Cianferoni: «Ha visto la tv appassionatamente... Se questo è il punto, sì! Lo ha visto volentieri questo sceneggiato. Dell'attore che lo interpreta ha detto che è stato molto bravo: è stato portentoso».
fonte |
22/06/2008 16:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 41 Post: 28 | Registrato il: 26/09/2004 Registrato il: 21/06/2008 | Città: GELA | Età: 41 | Sesso: Maschile | | | |
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Grandissima fiction, forse la migliore finora messa in onda da Mediaset.
Da siciliano, ho apprezzato, oltre al resto, la cura nel riprodurre i dialetti siculi, che di solito, in fiction di questo tipo, difetta e non poco !! |
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