  17/10/2007 14:25 |
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A volte mi chiedo e mi domando, ma a cosa serve il diploma se non a proseguire gli studi o ad entrare nel mondo del lavoro?
O meglio, sara veramente più bravo colui che hai preso 100 alla maturità, di uno che è uscito con 60 o di un'altro magari il diploma non l'ha preso affatto?
Credete che la scuola debba selezionare i ragazzi che la frequentano, fra "intelligenti" e "stupidi" o fra "vagabondi" e "volenterosi"?
Se è così, pensate che questa selezione sia valida anche nella vita lavorativa o universitaria?
Se la risposta prevalente è no, perchè il diploma non lo diamo a tutti quelli che frequentano le scuole superiori fino al quinto anno? |
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| 27/10/2007 18:33 |
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quel numerino alla fine nn serve a nulla...al massimo qualcuno lo guarda sul curriculum, ma neanke + di tanto...ormai è una cosa ke nn serve a nulla e nn cambia nulla...è giusto x avere un "pezzo di carta" |
| 04/03/2008 09:51 |
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perchè il diploma non lo diamo a tutti quelli che frequentano le scuole superiori fino al quinto anno???
Quindi con l'unico requisito necessario, per avere il diploma, frequenza e partecipazione alle attività collaterali che vanno create per incentivare la discussione |
| 07/08/2008 11:51 |
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semplice, perchè dandolo a chiunque, gli studenti non studierebbero più ma frequenterebbero o meglio "scalderebbero" semplicemente i banchi, cosa che non trovo giusto.. non ci si divide tra intelligenti e stupidi, ma in menefreghisti e non..
Io non ho mai fatto il massimo a scuola non ho mai voluto tutti 10.. ho preso le mie insufficienze ma ho sempre studiato, mi sono sempre diciamo fatta il mazzo per arrivare a fine anno senza debiti e con una discreta media.. se si desse il diploma a tutti tanto vale non andare a scuola e studiare ognuno per i fatti propri.
... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..
"...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
"Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."
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| 07/08/2008 12:00 |
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si elyna hai perfettamente ragione, anche perchè uno studente quando piglia il diploma deve esserselo guadagnato, e non esserselo fatto regalare... ![[SM=x322198]](http://www.vocinelweb.it/faccine/biggrin/14.gif) |
| 07/08/2008 16:48 |
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Vabbè peccato fare questo tipo di discriminazioni a 18 anni, quando si è all'inizio di una vita che può riscontrare sorprese. Sapete ci sono geni che oggi verrebbero bocciati alla superiori e non laureandosi non potrebbero realizzare progetti importanti ad esempio in fisica atonica. Perché? Perché erano dei "zucconi" o non avevano voglia di studiare, perché non capivano le lingue e qualche altra materia, perché non capivano la matematica o la storia, non gli rimaneva intesta magari nemmeno studiando ore ed ore.
Però è giusto che vengano bocciati e sia impedito loro di realizzare scoperte determinanti per l'umanità intera, altrimenti quelli che studiano tanto si sentono offesi, perché non vanno a scuola per il gusto di sapere e scoprire ma per fare a GARA a chi prende di più, ma per far rispettare i loro RISULTATI e fregandosene degli altri, perché se un ragazzo viene aiutato questi dicono "no dovete bocciarlo" e invece quando tocca a loro e qualcuno li aiuta non dicono la medesima cosa, bé in vita servirebbe un po' di coerenza e un po' di umanità in più, l'egoismo è fatto per l'eremita e non per il vivere sociale, li serve la SOLIDARIETA'. |
| 07/08/2008 22:01 |
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silvercloud87, 07/08/2008 16.48:
Vabbè peccato fare questo tipo di discriminazioni a 18 anni, quando si è all'inizio di una vita che può riscontrare sorprese. Sapete ci sono geni che oggi verrebbero bocciati alla superiori e non laureandosi non potrebbero realizzare progetti importanti ad esempio in fisica atonica. Perché? Perché erano dei "zucconi" o non avevano voglia di studiare, perché non capivano le lingue e qualche altra materia, perché non capivano la matematica o la storia, non gli rimaneva intesta magari nemmeno studiando ore ed ore.
Però è giusto che vengano bocciati e sia impedito loro di realizzare scoperte determinanti per l'umanità intera, altrimenti quelli che studiano tanto si sentono offesi, perché non vanno a scuola per il gusto di sapere e scoprire ma per fare a GARA a chi prende di più, ma per far rispettare i loro RISULTATI e fregandosene degli altri, perché se un ragazzo viene aiutato questi dicono "no dovete bocciarlo" e invece quando tocca a loro e qualcuno li aiuta non dicono la medesima cosa, bé in vita servirebbe un po' di coerenza e un po' di umanità in più, l'egoismo è fatto per l'eremita e non per il vivere sociale, li serve la SOLIDARIETA'.
tesoro, tu sai che i geni del passato, avevano la possibilità di andare all'università se studiavano? proprio come ora?..
L'università non è mica nata nell'ultimo secolo.. sono secoli e secoli che esiste.. e secoli e secoli che la vita sforna geni nati in famiglie povere che non hanno avuto nemmeno la possibilità di studiare.. ma che hanno fatto tutto da soli.. che centra il discorso dell'università?..
Se uno è un genio.. o puo fare qualcosa di buono lo fa e basta.. e verrà premiato..
Hanno dato la laurea ad honorem a vasco rossi in lettere per le sue canzoni.. pensi veramente che se ci fosse qualcuno seppur non laureato o diplomato non verrebbe preso in considerazione? siamo realisti per favore. ![[SM=x322177]](http://www.vocinelweb.it/faccine/fattedanoi/donia/62.gif)
... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..
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| 08/08/2008 14:43 |
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Non è assolutamente vero, l'università che in passato si chiamava UNIVERSITAS era libera e non erano necessari altri diplomi per entrarvi, inoltre non rilasciava quasi nessun attestato o comunque non contava, contava solo quello che potevi dimostrare di aver appreso nella vita di tutti i giorni, quello che potevi usare di quello che avevi studiato, non il certificato che diceva che avevi passato gli esami. Questa è la vera scuola, questo crea curiosità e voglia di sapere, l'unico modo per vivere ignorando meno e allo stesso tempo riconoscendo di non sapere, perchè il 100 non dimostra niente se poi ti fai mettere i piedi in testa da un 60, allora qual'è il valore? dove sta? nella fatica? balle, ci sono persone che senza studiare arrivano a 80 altre che massacrandosi arrivano a 59.
Molte persone non hanno avuto la possibilità di studiare e infatti ci siamo privati nei secoli di un patrimonio inestimabile di "intellighenzia" e umanità, vogliamo continuare o vogliamo invogliare a studiare chi ha voglia? Non dico di studiare tutto, ma almeno una materia in cui possa divenire - genio o maestro - in cui possa esprimere il valore che tutti abbiamo, l'intelligenza.
Se per questo hanno dato la laurea anche a Valentino Rossi, ma non penso per meriti particolari, di comunicazione, al massimo perchè è famoso e spigliato nel parlare. Pensi che qualcun altro, comune mortale, che si impegna nel sociale e non scala le vette della fama possa avere lo stesso trattamento, no. |
| 08/08/2008 16:37 |
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una persona per definirsi intelligente e anche con una discreta cultura deve conoscere un po di tutto, interessarsi di vari argomenti.. non solo di quelli che piacciono.
Veramente riguardo alle Universitas sbaglia, perchè erano divise in corsi di 4 anni dove alla fine c'era la presentazione di una tesi che dava diritto a un attestato (laurea) che differenziava già nel passato i gradi delle persone, per diventare medico dovevi andare all'uni come per essere avvocato.. vedi.. non è che tutti potevano farlo.. solo chi studiava.. e sudava per arrivare... e bisognava avere una conoscenza generale anche di materia diverse..
IO studio giurisprudenza.. ci sono materie che non mi piacciono ma le studio lo stesso.. ci sono argomenti che non mi interessano nella vita eppure ascolto per avere una cultura generale discreta che mi permetterà di essere una persona migliore.
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| 08/08/2008 17:54 |
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Bologna che è la più antica università d'Europa, rilasciava attestati che non graduavano così nettamente, potevi fare l'avvocato anche se non eri laureato perché non esisteva un registro degli avvocati. Tanto è vero che spesso i medici erano anche le classiche "vecchiette" dei film medievali. In ogni caso non servivano precedenti attestati per entrare nell'università.
Non vedo perché uno che si intende di fisica deve sapere la letteratura? O l'economia politica? Così limitiamo solo il genio, tutto qui.
Non sto parlando di studiare quello a cui uno piace o meno, ma di come ottenere il massimo dalle persone, se lo studio non serve a questo continuiamo a vivere nell'ignoranza. |
| 08/08/2008 18:14 |
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perchè sapere solo un argomento bene, e niente del resto.. non è essere ignorante?.. mah.. io preferisco sapere una cosa in maniera ottima e le altre buone piuttosto che una cosa eccellente e le altre zero.
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| 08/08/2008 18:32 |
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elyna.luna, 08/08/2008 18.14:
perchè sapere solo un argomento bene, e niente del resto.. non è essere ignorante?.. mah.. io preferisco sapere una cosa in maniera ottima e le altre buone piuttosto che una cosa eccellente e le altre zero.
personalmente ritengo di non sapere niente in maniera ottima, nemmeno buona..a malapena sufficiente..forse nemmeno...
La cultura generale può servire per vivere non per essere l'eccellenza in una materia, per essere dei professionisti in argomenti tecnici come la fisica, la chimica, la medicina, ecc...
Ovviamente serve per un avvocato o un politico, sapere "tutto e niente" ma per cambiare il mondo servono le "cime" in alcune materie. |
| 08/08/2008 19:00 |
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no avere una buona cultura significa essere delle persone migliori.
un genio scientifico, deve avere una minima base storica alle spalle.. o un'infarinatura di geografia.. o se gli si chiede sai chi è marx che almeno sappia in che materia metterlo.
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| 08/08/2008 19:39 |
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elyna.luna, 08/08/2008 19.00:
no avere una buona cultura significa essere delle persone migliori.
un genio scientifico, deve avere una minima base storica alle spalle.. o un'infarinatura di geografia.. o se gli si chiede sai chi è marx che almeno sappia in che materia metterlo.
Ora io sono uscito con 60 e l'80% delle cose che so non le ho certamente imparate grazie alla scuola, non penso di rientrare nella fascia degli ignoranti allo stato puro ma so di non sapere nemmeno lo 0,0001% di quello che c'è nel mondo. Tuttavia so molte più cose di gente che è uscita con 100 alle superiori.
Questo per dimostrare quanto vale il diploma.
Quindi tu pensi che uno nasca si tappi orecchie e occhi e poi vada a fare l'università. O forse uno vivendo, guardando, leggendo, la tivù, il computer, già ha un'infarinatura. Oppure elle elementari, le medie e e le superiori, non sono mica da eliminare..
Ma pur non sapendo una parola di inglese, pur non sapendo la data della rivoluzione francese, pur non sapendo cos'è il ricorso in via incidentale, pur non sapendo che il bilancio dello stato è fatto in un certo modo, un soggetto può essere un genio in Fisica, in Chimica, in Medicina, in Psicanalisi, in......eccc. |
| 08/08/2008 21:01 |
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e c'è chi è uscito con il 60 che non sa niente.. in confronto a uno uscito con il 100..
Non parlo di punteggio... parlo di infarinatura generale...
Ok.. non si deve sapere tutto.. anche io ad esempio sono una frana in fisica però alcune cose me le ricordo genericamente... perchè ho un'infarinatura generale che mi rende capace di passare da un argomento all'altro se ho davanti persone che si interessano di cose diverse dalle mie.
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"Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."
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