Il 2006 passerà alla storia per aver segnato, nel mondo, il declino della libertà di stampa.
È quanto emerge dal rapporto sullo stato dell'informazione diffuso il 1° maggio dalla Freedom House a New York, alla vigilia del World Press Freedom Day, la giornata mondiale per la libertà di stampa, che ricorre il prossimo 3 maggio.
I segnali più preoccupanti, secondo il prestigioso rapporto, riguardano l'Asia, i Paesi dell'ex blocco sovietico e l'America Latina. In controtendenza il miglioramento della situazione in numerosi Paesi, inclusa l'Italia che viene posizionata da quest'anno nell'elenco dei Paesi che beneficiano di una informazione libera.
Il merito del "ritorno in serie A" del nostro Paese è dovuto, secondo lo studio, soprattutto al risultato dell'ultimo voto politico che ha portato all'allontanamento dal governo dell'ex premier Silvio Berlusconi.
L'Italia "era l'unico membro dell'Unione Europea ad apparire nella categoria dei Paesi parzialmente liberi - si legge nel rapporto -. La Nazione è stata promossa nel 2006 in conseguenza della fine dell'incarico di presidente del Consiglio del magnate dell'informazione Silvio Berlusconi".
La promozione è estremamente significativa e ha un chiaro segno politico. Il rating del Paese era stato abbassato nel 2003 a causa dell'eccessiva concentrazione dei media e dell'influenza politica sui contenuti dell'informazione durante il governo di Silvio Berlusconi. La fine del suo mandato nel 2006 ha portato la promozione dell'Italia.
Nonostante la promozione però l'Italia rimane comunque in fondo alla classifica, al sessantunesimo posto a pari merito con Israele, Capo Verde, Guyana e São Tomé e Principe.
Freedom House spiega il motivo del voto appena sufficiente. «Anche se l'informazione privata resta concentrata nelle mani di Mediaset, controllata da Berlusconi, la principale emittente pubblica Rai non è più sotto il suo controllo».
Freedom House è un'organizzazione non governativa indipendente che ha l'obiettivo di diffondere la libertà di informazione nel mondo. Il rapporto può essere consultato a questo
indirizzo
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