(AGM-DS) - Milano, 19 dicembre - Il Genoa passa di misura al Nereo Rocco di Trieste grazie a una punizione di Milanetto al 37’. Il massimo risultato con il minimo sforzo, dunque, e il Grifone continua la sua rincorsa alla capolista Juventus. Terza sconfitta consecutiva invece per la Triestina, che abbandona momentaneamente i sogni di playoff. Partono forte i padroni di casa, che sfiorano il vantaggio al 18’, quando una punizione di Allegretti si spegne di poco a lato. Passano 3’ e i giuliani vanno ancora vicini al gol, ma Rubinho e' bravo ad alzare sopra la traversa un colpo di testa di Rossetti. A siglare la rete del vantaggio e' pero' il Genoa, che al 37’ capitalizza nel migliore dei modi una punizione dal limite grazie a Milanetto, bravo a superare Rossi sul primo palo. Lo svantaggio non spegne gli ardori della Triestina, che va vicina al pareggio al 42’, quando Stellini sfiora l’autogol con una goffa deviazione in area.

Nella ripresa il Grifone controlla la partita e cerca di colpire in contropiede, ma Adailton non e' in giornata, e al 69’ spara in curva da ottima posizione. Da qui in avanti la Triestina prende in mano le redini del gioco, e al 73’ va vicinissima al pari: Piovaccari scatta sul filo del fuorigioco e colpisce a botta sicura, ma Rubinho e' strepitoso a chiudere lo specchio. Nel finale l’assedio giuliano e' sterile, e nemmeno l’espulsione all’87’ di Stellini crea eccessivi affanni al Genoa, che porta a casa tre punti fondamentali.

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(AGM-DS) - Milano, 19 dicembre - Il Napoli conquista una meritata vittoria in casa con il Brescia per 3-1. Le squadre partono subito offensive e il vantaggio dei padroni di casa arriva dopo cinque minuti e ha la firma di Dalla Bona, che insacca di sinistro. Gli ospiti provano a reagire creando molto ma sprecando altrettanto: infatti non riescono a segnare pur tenendo il possesso della palla. Il Napoli da parte sua sembra spegnersi dopo la rete.

Nel secondo tempo la partita si accende: le formazioni scendono in campo piu' vivaci che mai, con le squadre allungate le occasioni fioccano da tutte e due le parti. E’ il Napoli a dimostrarsi ancora una volta piu' concreto: al 50’ raddoppia con Bucchi di destro, nove minuti dopo De Zerbi prova un tiro al volo e prende in pieno il palo. Il Brescia reagisce con grinta e accorcia le distanze con Hamsik al 64’. E’ il Napoli pero' a fare la partita: i partenopei prendono fiducia e crescono di livello, mentre il Brescia si dimostra poco preciso sottoporta. A chiudere il conto ci pensa Bogliacino al 69’ con un sinistro al volo che si infila in porta alle spalle di Viviano.

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(AGM-DS) - Milano, 19 dicembre - Alla Juventus basta un gol contestato per espugnare anche Bologna. Match-winner Zalayeta. La gara era valida per la 17.a giornata di serie B. Al Dall’Ara partita molto tattica tra le big del campionato cadetto. La prima conclusione in porta attiva al 12’ con Bellucci che su calcio piazzato impensierisce Buffon. Tre minuti piu' tardi primo brivido per il Bologna: Del Piero favorito da un rimpallo riesce a portarsi al tiro ma Antonioli gli si oppone con sicurezza. Al 22’ Zauli verticalizza per Marazzina lanciato a rete ma Buffon lo stende nel tentativo di recuperare il pallone. A nulla valgono le proteste dei padroni di casa, per Messina e' tutto regolare. Due minuti piu' tardi Buffon si rende ancora protagonista salvando la sua porta su tiro al volo di Bellucci. Sul finire di tempo e' la Juve ad avere una grossa occasione per sbloccare il risultato. Sugli sviluppi di un corner, Del Piero si prepara al tiro da posizione favorevole ma liscia clamorosamente.

Il secondo tempo si apre con la Juventus che cerca con maggiore insistenza la rete e la sfiora al 59’ con Cristiano Zanetti che di testa impensierisce Antonioli costretto a deviare in corner. Al 74’ Zalayeta porta in vantaggio la Juve tra le proteste dei rossoblu. L’attaccante controlla il pallone aiutandosi col braccio e il suo tiro finisce prima sulla linea di porta poi sulla traversa, probabilmente senza entrare in rete. Ma Per Messina il gol e' regolare. Negli ultimi minuti Ulivieri inserisce Della Rocca e Meghni nel tentativo di recuperare il risultato ma alla fine i bianconeri amministrano il vantaggio e portano a casa tre punti importantissimi per la classifica.

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(AGM-DS) - Vicenza, 19 dicembre - Vittoria di misura per l'Albinoleffe al Menti di Vicenza: gli orobici si impongono 1-0 grazie a una rete di Cellini. Primo tempo molto vivace, con gli ospiti subito in palla e pericolosi in attacco. Al 13' e' Joelson ad andare vicino al gol con un bel colpo di testa. Dieci minuti piu' tardi una punizione battuta dallo stesso Joelson libera Dos Santos che conclude a rete, ma l'arbitro annulla il gol per presunta posizione di fuorigioco. Al 37' il gol degli ospiti: Belingheri lancia perfettamente Cellini, che di destro batte Zancope', incolpevole nell'occasione.

Il Vicenza non riesce a scuotersi dopo il vantaggio, Schwoch e' il giornata no e viene difatti sostituito al 71' con Cavalli, senza che pero' il risultato cambi. Gli uomini di Mondonico amministrano il vantaggio senza problemi e portano a casa tre punti d'oro per la classifica.

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(AGM-DS) - La Spezia, 19 dicembre - Il Lecce di Zeman ottiene una preziosa vittoria fuori casa per 2-0. Contro lo Spezia decidono Caccavallo e Osvaldo. I padroni di casa partono subito arrembanti con Bau' che gia' dopo trenta secondi va a sfiorare il palo. Al 20' Guidetti va in rete per lo Spezia, ma l'arbitro annulla per posizione di fuorigioco. Al 23' ancora liguri pericolosi con Bau', che in acrobazia cerca la conclusione vincente, ma Benussi si salva in corner. Al 24' e al 32' ancora bianconeri pericolosi e sfortunati con due pali colpiti prima da Confalone e poi da Alessi. Al 41' il Lecce trova il vantaggio a sorpresa con Caccavallo, che approfitta di un clamoroso errore in disimpegno di Gorzegno e insacca alle spalle di Santoni.

Nella ripresa lo Spezia cerca di recuperare lo svantaggio, ma in contropiede Osvaldo beffa Santoni con un pregevole pallonetto per lo 0-2. Al 55' e' ancora un legno a negare il gol agli uomini di Soda: Gorzegno colpisce infatti la traversa, mentre al 70' Padoin va vicino al gol, ma stavolta e' Benussi a superarsi e sventare il pericolo. Il Lecce porta cosi' a casa tre punti fondamentali per la classifica.

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AlbinoLeffe-Pescara; Brescia-Bologna; Crotone-Triestina; Genoa-Bari; Juventus-Arezzo; Lecce-Vicenza; Modena-Napoli; Piacenza-Cesena; Rimini-Spezia; Treviso-Frosinone; Verona-Mantova

11 reti: Bellucci (Bologna, 2 r)
9 reti: Adailton (Genoa, 4 r)
7 reti: Papa Waigo (Cesena), Lodi (Frosinone, 1 r), Calaio' (Napoli, 2 r), Jeda (Rimini)
6 reti: Pelle' (Cesena), Margiotta (Frosinone, 2 r), Osvaldo (Lecce), Beghetto (Treviso, 2 r)
5 reti: Cellini (AlbinoLeffe, 2 r), Santoruvo (Bari), Possanzini (Brescia, 1 r), Salvetti (Cesena, 3 r), Del Piero, Trezeguet (Juventus), Bernacci (Mantova), Moscardelli, Ricchiuti (Rimini, 1 r), Saverino (Spezia, 3 r)
4 reti: Marazzina (Bologna), Di Nardo (Frosinone), Greco (1 r), Sculli (Genoa), Bojinov, Nedved (Juventus), Bucchi (Napoli, 1 r), Schwoch (Vicenza, 1 r)
3 reti: Bonazzi (AlbinoLeffe), Floro Flores, Volpato (Arezzo, 1 r), Carrus (Bari, 1 r), Hamsyk (Brescia, 3 r), Cariello, Giampaolo, Sedivec (Crotone, 1 r), De Rosa, Rossi M. (Genoa), Caridi (Mantova, 2 r), Bogliacino (Napoli), Carozza, Martini (Pescara), Cacia (2 r), Rantier (Piacenza), Guidetti, Varricchio (Spezia), Piovaccari (Triestina)
2 reti: Ferrari (2 r), Gori (AlbinoLeffe), Ganci, Vantaggiato (Bari), Della Rocca L., Zauli (Bologna), Mannini (Brescia), Pestrin, Virdis (Cesena), Nanni, Veron (Crotone), Fialdini (Frosinone), Criscito (Genoa), Palladino, Zanetti (Juventus), Babu', Diamoutene (1 r), Giacomazzi, Valdes Zapata (Lecce), Doga (2 r), Noselli (Mantova), Colacone, Pinardi, Sforzini (Modena), Dalla Bona (Napoli), Nef, Nocerino, Riccio (Piacenza), Barusso, Cascione, Valiani (Rimini), Gorzegno, Scarlato (Spezia), Acquafresca, Fava Passaro, Quadrini, Valdez (Treviso), Graffiedi (Triestina), Iunco (Verona), Cavalli (1 r), Raimondi (Vicenza)
1 rete: Belingheri, Caremi, Colombo, Cristiano, Joelson (1 r), Rabito (AlbinoLeffe), Capelli (Arezzo), Bellavista, Di Vicino, Pianu, Scaglia, Tabbiani (Bari), Amoroso, Meghni, Mingazzini, Torrisi (Bologna), Hamsik, Jadid, Maccan, Serafini (1 r), Stankevicius, Zoboli (Brescia), Ficagna , Lazzari, Piccoli, Sabato (Cesena), Borghetti, Galardo (Crotone), Di Venanzio, Ischia (Frosinone), Botta, Juric, Longo, Milanetto, Tavares (Genoa), Boumsong, Camoranesi, De Ceglie, Paro, Zalayeta (Juventus), Angelo, Caccavallo, Juliano, Petras, Polenghi, Schiavi, Tulli, Valdes (1 r), Vives (Lecce), Altinier, Graziani, Sommese, Tarana (Mantova), Campedelli, Centurioni, Gilioli, Tamburini (Modena), Cannavaro, De Zerbi, Grava (Napoli), Agomeri Antonelli, De Falco, Ferrante, Gonnella, Luci, Olivieri (Pescara), Degano, Miglionico, Olivi, Padalino, Stamilla (Piacenza), Baccin, Bischeri, Porchia, Vitiello (Rimini), Dionigi (Spezia), Giuliatto (1 r), Russotto, Vascak (Treviso), Eliakwu, Kalambay, Kyriazis, Lima Sola, Mignani, Pesaresi, Rossetti, Testini (Triestina), Comazzi, Greco, Pedrelli (Verona), Fissore, Nastos, Padoin, Paonessa, Rigoni, Zanini (Vicenza)

Pescara-Piacenza 0-2
PESCARA: Tardioli, Zoppetti, Delli Carri, De Falco, Rigoni, Moscardi (dal 67' Gimenez), Aquilanti (dal 54' Gautieri), Martini, Luci (dal 84' Carozza), Olivieri, De Martis. A disposizione: Spadavecchia, Di Matteo, Scappaticci, Serao. All. Di Battista.
PIACENZA: Coppola, Patrascu, Cacia (dal 71' Simon), Rantier (dal 79' Degano), Bianchi, Campagnaro, Miglionico, Stamilla, Nocerino (dal 76' Anaclerio), Gemiti, Iorio. A disposizione: Capodici, Olivi, Pellicori, Gobatto. All. Iachini.
Arbitro Squllace Di Catanzaro
Marcatori: Rantier (Pi) al 22', Rantier (Pi) al 50'
Note. Ammoniti: Zoppetti, Delli Carri, Moscardi, Olivieri, Stamilla.


Un gol per tempo e il Piacenza va, confermandosi a pieno titolo fra le pretendenti al titolo. Il Pescara può recriminare, per i tre legni colti durante l’incontro e per una prestazione comunque migliore rispetto a molte altre volte. Dopo un inizio equilibrato arriva la rete di Rantier al 22’: azione di Gemiti sulla destra e servizio in area per il francese che anticipa due avversari e infila Tardioli per lo 0-1. Risultato che resta invariato, perchè la conclusione di Rigoni centra il palo, sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa il Pescara ci prova, ma è ancora Rantier a trovare la rete al 50’: Stamilla va via sulla sinistra e crossa, uscita sbagliata di Tardioli e il francese raddoppia. Gli abruzzesi ci provano fino alla fine, ma anche la sfortuna ci si mette: prima è Martini a centrare il palo di testa su corner e poi è ancora Rigoni a cogliere il palo con un sinistro rasoterra. Niente da fare per l’undici di Viviani e il Piacenza vola.

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Bari-Rimini 2-2
BARI: Gillet, Belmonte (dal 75' Esposito), Gervasoni, Pianu, Mora, Rajcic (dal 86' Bovo), Fusani, Gazzi, Ganci (dal 59' Tabbiani), Scaglia, Santoruvo. A disposizione: Aldegani, Di Vicino, Vantaggiato, La Vista. All. Maran.
RIMINI: Handanovic, Regonesi, Peccarisi, Pagano (dal 40' Moscardelli), Milone, Tasso (dal 59' Cristiano), Cascione, Baccin, Ricchiuti, Valiani (dal 75' Vitiello), Jedaias. A disposizione: Pugliesi, Digao, Bravo, Bischeri. All. Acori.
Arbitro Marelli Di Como
Marcatori: Scaglia (B) al 5', Santoruvo (B) al 25', Cascione (R) al 86', Moscardelli (R) al 88'
Note. Ammoniti: Gervasoni, Gazzi, Jedaias, Vitiello.


Partita a due facce tra Bari e Rimini, con i padroni di casa dominatori assoluti della prima frazione e i romagnoli bravi a ribaltare l’incontro nella seconda frazione riacciuffando il pari conquistando un punto che significa restare attaccati al gruppetto di testa. I padroni di casa sono in forma fisicamente e mentalmente, grazie alla vittoria del derby di sabato che ha fatto bene al morale, e lo dimostrano da subito con una partenza arrembante: passano pochi minuti e subito un’occasione per i padroni di casa, con un palo colpito a seguito di una situazione confusa e la palla che viene salvata sulla linea. La rete del vantaggio arriva al quinto minuto: cross in area respinto e Scaglia pronto a battere Handanovic con un preciso diagonale. Il Rimini fatica a contenere la manovra dei locali che passano per la seconda volta al 25’ quando Santoruvo fa 2-0 da posizione ravvicinata. Gli ospiti non riescono a presentarsi con convinzione dalle parti Gillet che diventa spettatore non pagante della gara. La musica cambia nella ripresa. Il Rimini si trasforma e i galletti si scoprono troppo vulnerabili. Al primo minuto sono ancora i locali a sfiorare il 3-0 con Pianu che si mangia un gol già fatto sotto porta. I biancorossi crescono lentamente ma il gol che dimezza il vantaggio arriva solo a quattro dal termine. Cascione si ritrova solo in area di rigore e non ha troppi problemi ad ammaestrare la sfera e a trafiggere Gillet. Passano pochi minuti e il Bari vede sfumare la vittoria costruita nella prima frazione. Moscardelli, subentrato a Pagano, salta più in alto di tutti e vola per inzuccare alle spalle del portiere di casa. Finisce con un rocambolesco pareggio, 2-2 che regala un punto d’oro al Rimini che rimane ancorato alle prime della classe.

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Spezia-Lecce 0-2
SPEZIA: Santoni, Confalone, Scarlato (dal 12' Zamboni), Ponzo (dal 46' Russo), Fusco, Alessi, Guidetti, Padoin, Bau (dal 66' Dionigi), Gorzegno, Frara. A disposizione: Rotoli, Giuliano, Grieco, Bruccini. All. Soda.
LECCE: Benussi, Petras, Diamoutene, Angelo, Vives, Polenghi, Tulli (dal 77' Camorani), Osvaldo, Caccavallo (dal 85' Rullo), Giacomazzi, Juliano. A disposizione: Rosati, Babu, Herzan, Arrieta Falco, Mingozzi. All. Zeman.
Arbitro Iannone Di Napoli
Marcatori: Caccavallo (L) al 40', Osvaldo (L) al 53'
Note. Ammoniti: Gorzegno, Zamboni, Diamoutene.


Il Lecce si aggiudica i tre punti superando uno Spezia che ha venduto cara la pelle. Forse una delle migliori prestazioni degli aquilotti che avrebbero vinto ai punti ma si vedono strappare la vittoria dalla formazione di Zeman. Soda sceglie il classico 4-4-2 mentre Zeman si presenta con una squadra a trazione anteriore. I primi sussulti sono di marca spezzina. Al 16’ Frara cerca il vantaggio dalla distanza ma la conclusione si spegne a lato. Poi tocca a Baù ma Petras devia in angolo. L’occasione più pericolosa capita sui piedi di Padoin che sfrutta un’indecisione di Polenghi ma sparacchia sopra la traversa. Il Lecce non si vede e gli aquilotti sono padroni del campo. Il monologo dei locali prosegue fino al 32’ quando Alessi conclude a fil di palo. I salentini però fanno male alla prima occasione. A cinque dal riposo Garzegno regala la sfera a Caccavallo che non crede ai suoi occhi e con un rasoterra punisce Santoni. Lo Spezia non si rassegna e prima dell’intervallo Guidetti prova a pareggiare con una sassata da fuori area ma la mira è da registrare. Nella ripresa gli aquilotti proseguono il pressing ma con meno convinzione. La fatica si fa sentire nelle gambe dei padroni di casa e il Lecce trova il raddoppio con Osvaldo che s’inventa un pallonetto che va a superare Santoni. I salentini si ritraggono per difendere il 2-0 lasciando allo Spezia campo libero. Al 68’ Garzegno mette al centro dalla sinistra e Russo prova a girare di testa ma Benussi blocca. Gli ospiti scelgono la carta del gioco di rimessa ma Santoni salva tutto sull’incursione di Juliano. Finisce con lo Spezia che deve chinarsi nonostante la buona prestazione di tutto il collettivo. Grazie alla vittoria Zeman supera in classifica la formazione di Soda portandosi a quota 20 punti.

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Frosinone-Verona 2-1
FROSINONE: Zappino, Perra, Ischia, Cannarsa (dal 16' Pagani), Antonioli, Lodi, Anaclerio (dal 73' Lacrimini), D'Antoni, Fialdini, Galasso (dal 78' Castillo), Margiotta. A disposizione: Chiodini, Bellè, Zaccagnini, Mastronunzio. All. Iaconi.
VERONA: Pegolo, Pedrelli, Comazzi, Sibilano, Teodorani, Italiano, Mazzola, Greco (dal 87' Mancinelli), Cutolo (dal 67' Guarente), Pulzetti, Nieto. A disposizione: Loschi, William, Dianda, Magliocchetti, Foderaro. All. Ficcadenti.
Arbitro Lops Di Torino
Marcatori: Margiotta (F) al 39', Pagani (V) autorete al 58', Fialdini (F) al 93'
Note. Ammoniti: Pegolo, Comazzi, D'Antoni.


Allo stadio Matusa i ciociari di Jaconi beffano in zona “Cesarini” un Verona spento e stanco, ormai in grave crisi di risultati (un solo punto nelle ultime sette partite). Un successo ottenuto dai laziali grazie alla caparbia e alla determinazione, qualità che sono indispensabili per affrontare un torneo duro e lungo come il campionato cadetto; proprio queste qualità sono il punto di forza del Frosinone che quindi si sta calando nel modo migliore in questa serie. La gara odierna si apre con una prima fase di studio delle due compagini che sembrano temersi vicendevolmente. Al 16’ Margotta inizia a scaldare il piede destro e, dopo aver sfruttato un errato disimpegno di Comazzi, conclude in modo angolato trovando la risposta in corner di Pegolo. Sul susseguente angolo Galasso riprende una respinta dell’estremo difensore veronese in uscita, ma non calibra bene la conclusione che finisce abbondantemente alta. Il Verona inizia a creare pericoli alla porta di Zappino solo al 20’, ma l’occasione che capita sui piedi dell’argentino Nieto è di quelle ghiotte: l’attaccante si libera del marcatore e lascia partire un tiro potente che si stampa in pieno sul palo. Poi riprende a macinare gioco il Frosinone; nel giro di tre minuti ai ciociari vengono annullate due reti per fuorigioco (nel primo episodio Lodi lancia di prima Margotta in area, ma la posizione dell’italo-venezuelano è chiaramente irregolare; nella seconda occasione Galasso serve in profondità Fialdini, ma in questo caso la posizione del trequartsita è dubbia). Queste azioni però sono il preludio del gol dei padroni di casa che arriva al 40’, allorché Margiotta gestisce al meglio l’ennesimo lancio filtrante dell’ottimo Lodi e, dopo aver controllato in area con perfetto stop di petto, infila con un rasoterra la porta di Pegolo.Reazione scaligera al 41’ grazie a Pulzetti, ma tiro di poco a lato, sulla destra di Zappino. Il secondo tempo riprende con ritmi bassi, ma alla prima vera iniziativa la buona sorte premia inaspettatamente gli ospiti che usufruiscono di una sfortunata autorete di Pagani, dopo una buona discesa sulla sinistra di Cutulo. Il Verona decide di insistere e un minuto dopo un colpo di testa insidioso di Nieto trova pronto Zappino che respinge con mestiere in corner. Mister Jaconi decide quindi di provare a cambiare alcuni uomini e fa entrare Lacrimini e Castillo per dare più spinta. E’ proprio l’attaccante sudamericano ad imbeccare in velocità Jimmy Fialdini, nel secondo minuto di recupero, e servirgli così il pallone che il centrocampista offensivo, spinge in rete di punta per il 2-1 definitivo.

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Vicenza-AlbinoLeffe 0-1
VICENZA: Zancope', Martinelli (dal 65' Raimondi), Pesoli, Fissore, Nastos, Padoin, Helguera, Rigoni, Paonessa, Zanini (dal 46' Sgrigna), Schwoch (dal 70' Cavalli). A disposizione: Sterchele, Scardina, Crovari, Vailatti. All. Cevoli.
ALBINOLEFFE: Acerbis, Innocenti, Dal Canto, Dos Santos, Gori, Poloni, Del Prato, Belingheri (dal 70' Donadoni), Colombo, Joelson Jose, Cellini (dal 57' Bonazzi). A disposizione: Marchetti, Cristiano, Lamma, Previtali, Rabito. All. Mondonico.
Arbitro Bergonzi Di Genova
Marcatori: Cellini (A) al 37'
Note. Ammoniti: Innocenti, Poloni, Belingheri, Colombo, Paonessa.


Albinoleffe inarrestabile che si porta a cinque punti dalla vetta, sotto la guida di un Mondonico che fa tornare alla mente quell’Atalanta che tra la fine degli anni ottanta e primi anni novanta era un osso duro per molti sui campi di serie A. Questo è quello che rappresenta l’Albinoleffe oggi: un avversario ostico per tutti, che senza rubare niente a nessuno può vantare un ottimo ottavo posto. Dopo un primo tempo intenso, l’Albinoleffe passa: al 37’ i biancorossi sbagliano il fuorigioco e Cellini ne approfitta per siglare la rete dello 0-1. Anche nella ripresa i lombardi legittimano il vantaggio, concedendo pochissimo al Vicenza, coprendo egregiamente ogni porzione di campo con continui raddoppi. Al 90’ i tre punti vanno all’undici di Mondonico, l’Albinoleffe si conferma una delle realtà più sorprendenti del campionato; per il Vicenza, l’ennesima sconfitta che non fa altro che aggravare una situazione di classifica alquanto deficitaria.

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Arezzo-Crotone 0-0
AREZZO: Bremec, Capelli, Ranocchia, Terra, Barbagli, Bricca, Di Donato, Bondi, Martinetti (dal 80' Simonetta), Croce (dal 80' Roselli), Volpato. A disposizione: Marconato, Lombardi, Galeoto, Goretti, Chiappara. All. Sarri.
CROTONE: Soviero, Fusco, Rossi, Maietta, Borghetti, Cariello, Piocelle, Cardinale, Sedivec, Veron, Dante Lopez (dal 66' Giampaolo). A disposizione: Padelli, Figliomeni, Gentile, Fumasoli, Petrilli, Plasmati. All. Gustinetti.
Arbitro Zanzi Di Lugo di Romagna
Note. Ammoniti: Barbagli, Bricca, Cariello.


Pareggio senza reti tra Arezzo e Crotone che danno vita ad una gara senza emozioni da gol. Sarri deve rinunciare al bomber Floro Flores, autore del gol partita tre giorni fa a Verona, e di Mirko Conte, squalificato. Formazione di emergenza per Giustinetti che deve rinunciare a parecchie pedine ma torna a schierare il rientrante Sedivec dopo il turno di squalifica. Prima frazione di gara avara di azioni da rete. I locali provano a spingere ma la retroguardia ospite fa buona guardia. Si contano solo due tiri pericolosi dei granata ma in entrambe le occasioni Soviero si fa trovare attento e blocca senza problemi. Il Crotone è più concreto e alla prima sortita va vicino al vantaggio ma il palo salva la porta di Bremec. Si va al riposo sullo 0-0. La ripresa è una brutta replica della prima parte di gara. Squadre troppo chiuse e gioco spezzettato. I padroni di casa cercano di passare da calcio piazzato ma il risultato rimane saldamente ancorato sul pareggio. Il Crotone non sembra voler far male e sono i granata ad andare vicino alla vittoria: Volpato supera tutti e la butta dentro ma Zanzi annulla per posizione irregolare. Non succede più niente fino alla fine. Il punticino serve a poco ma con il pareggio casalingo l’Arezzo supera il Pescara, battuto in casa dal Piacenza e quindi nuovo fanalino di coda.

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Mantova-Modena 1-0
MANTOVA: Brivio, Cristante, Mezzanotti, Doga, Notari, Rizzi, Tarana, Brambilla (dal 71' Spinale), Sommese, Bernacci, Noselli (dal 62' Caridi). All. Di Carlo.
MODENA: Frezzolini, Perna, Ungari, Centurioni, Campedelli (dal 73' Lazzari), Abate (dal 91' Luisi), Baldo, Bentivoglio (dal 69' Troiano), Tisci, Gilioli, Sforzini. All. Zoratto.
Arbitro Trefoloni Di Siena
Marcatori: Doga (Ma) su rigore al 16'
Note. Ammoniti: Rizzi, Perna, Baldo.




Al “Danilo Martelli” di Mantova i virgiliani battono col minimo scarto, ma meritatamente, il Modena di mister Zoratto, che incappa così nell sesta sconfitta in trasferta su nove incontri disputati. Per i ragazzi di mister Di Carlo, invece, una prestazione sicuramente confortante che permette loro di mantenersi a ridosso della zona play-off e di continuare la striscia positiva di risultati (nove partite senza sconfitta). Iniziano forte i padroni di casa che già all’ 8’ potrebbero usufruire di un penalty che però il sig.Trefoloni non concede tra le proteste generali dei lombardi (fallo di mano di Centurioni appena dentro l’area). Rigore che invece l’arbitro concede otto minuti dopo, allorché Campedelli stende Noselli in area: Doga (seconda rete in campionato) trasforma la massima punizione spiazzando Frezzolini.Al 25’ si registra una splendida discesa sulla fascia destra del modenese Abbate che crossa al centro per Sforzini, ma è pessima l’incornata dell’attaccante che termina abbondantemente alta. Risponde il Mantova al 32’ con Tarana che crossa da sinistra per la testa di Bernacci che indirizza la sfera verso la porta avversaria, ma di poco a lato. I canarini hanno l’occasione più importante per pareggiare al 41’:punizione di Tisci respinta dalla barriera, il centrocampista riprende il pallone e scaglia una bordata al volo, mirando all’incrocio dei pali, deviata ottimamente da Brivio in corner. Nei primi minuti della seconda frazione di gioco i padroni di casa si riversano in avanti alla ricerca del raddoppio, ma sono perlopiù ficcanti azioni di contropiede. Il Modena invece si limita a mantenere il possesso palla, ma fatica ad insidiare la porta di Brivio. Le iniziative d’attacco rimangono sterili e la difesa mantovana non soffre, anche se al 74’ un cross di Gilioli mette i brividi alla retroguardia virgiliana perché non viene raccolta di pochissimo da Abbate, trovatosi smarcato in area e solo davanti a Brivio. Nel finale gli uomini di Zoratto si gettano a testa bassa in attacco, ma l’ansia di pareggiare non li fa ragionare e ne consegue soltanto una pressione senza raziocinio. L’ultimo assalto dei gialli sfocia nella debole e centrale conclusione di testa del difensore Centurioni, spintosi in avanti per raccogliere il cross calibrato di Tisci. Non basta per superare la solida e quadrata compagine lombarda.

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Napoli-Brescia 3-1
NAPOLI: Iezzo, Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Grava, Dalla Bona (dal 81' Montervino), Gatti, Bogliacino, Savini, De Zerbi (dal 71' Sosa), Bucchi (dal 90' Capparella). A disposizione: Gianello, Giubilato, Garics, Pià. All. Reja.
BRESCIA: Viviano, Zambelli, Santacroce, Stankevicius, Cortellini (dal 74' Colombo), Jadid, Zambrella, Hamsýk, Possanzini, Del Nero (dal 65' Piangerelli), Cerci (dal 80' Maccan). A disposizione: Ambrosio, Serafini, De Maio, Mustacchio. All. Somma.
Arbitro Damato Di Barletta
Marcatori: Dalla Bona (N) al 5', Bucchi (N) al 50', Hamsýk (B) al 62', Bogliacino (N) al 69'
Note. Ammoniti: Bogliacino, Piangerelli.


Napoli capolista, ma non senza soffrire. Dopo aver trovato il gol con Dalla Bona al 5’, grazie alla solita invenzione di De Zerbi e ad guizzo da consumato centravanti, l’undici di Reja fatica contro un Brescia non proprio irresistibile, ma guidato dall’imprevedibilità dell’accoppiata Jadid e Possanzini. Proprio la punta lombarda impegna in almeno un paio di occasioni Iezzo, e altrettante volte ci pensa la retroguardia partenopea a sbrogliare la matassa. Solo un'occasione per il Napoli, con Bucchi che non riesce a trovare la rete. Nella ripresa stessa situazione: Brescia pericolo e sprecone, Napoli attendista. Dopo una conclusione di Cerci, arriva una nuova fiammata del Napoli al minuto 50: cross dalla sinistra, sponda di Cannavaro e rete di Bucchi che torna finalmente al gol, dopo oltre due mesi di astinenza. Il raddoppio scioglie in Napoli e si vede quando Grava scende sulla destra, servendo De Zerbi sul lato opposto che centra il palo con un gran sinistro al volo. Azione identica, ma risultato differente al 62’, protagonisti Jadid e Hamsik: il primo rifinisce, il secondo accorcia le distanze. Il Napoli non ci sta e al 69’ ci pensa Bogliacino a chiudere i conti, con un gran sinistro dal limite che non lascia scampo a Viviano e porta in testa l’undici di Reja, anche se in buona compagnia.

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