16/05/2005 20:08 |
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| | | OFFLINE | Post: 10.585 Post: 2.359 | Registrato il: 18/06/2004 Registrato il: 04/09/2004 | Età: 110 | Sesso: Maschile | Occupazione: Pirata Spaziale Lemuriano | | | |
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L’archeologo egiziano Zahi Hawass avalla la teoria del civitanovese Elio Diomedi.
CIVITANOVA. Nei secoli in tanti si sono cimentati nel tentativo di risolvere l’appassionante mistero della costruzione delle piramidi egizi realizzate con blocchi di pietra di tali dimensioni da sembrare impossibili da trasportare con gli strumenti di allora. Le ricostruzioni più strane e fantasiose si sono sprecate. A tracciare una possibile soluzione al problema sembra essere giunto il civitanovese Elio Diomedi che ipotizza l’utilizzo di una “ferrovia”. A dare certezze archeologiche alla sua teoria è uno dei più noti archeologi egiziani, Zahi Hawass, che per la terza volta ha tenuto una conferenza a Civitanova: già nei due precedenti incontri, alla presenza di più di mille persone, si era confrontato con le idee di Diomedi. Il costruttore civitanovese in questa occasione ha mostrato, basandosi su antiche testimonianze, che gli egizi utilizzavano, per trasportare i blocchi, slitte e binari, accuratamente livellati, paragonabili a una sorta di ferrovia. Una ferrovia in mezzo al deserto per costruire le grandi piramidi ha affermato Diomedi mi è sembrato essere il modo migliore di trasporto. L’idea mi è venuta guardando l’antico metodo di attracco delle nostre imbarcazioni».
Dal canto suo Hawass ha detto: «Le idee di Diomedi, in particolare sul trasporto dei massi, mi hanno convinto. Pur non potendolo affermare con assoluta certezza, credo fosse la soluzione usata dagli antichi egizi». Problemi tecnici e una approssimativa organizzazione hanno però caratterizzato tutta la conferenza, causando notevoli disagi ai presenti al punto che l’egittologo Hawass ha minacciato più volte di andarsene.
Si sperava, date le precedenti esperienze e la presenza di una tale personalità, in qualcosa di meglio. Le autorità egiziane presenti in sala si sono comunque dette soddisfatte dell’accoglienza riservata loro da Civitanova.
Fonte ilmessaggero.caltanet.it
Domenica 10 Aprile 2005 |
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16/05/2005 20:30 |
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| | | OFFLINE | Post: 10.585 Post: 2.359 | Registrato il: 18/06/2004 Registrato il: 04/09/2004 | Età: 110 | Sesso: Maschile | Occupazione: Pirata Spaziale Lemuriano | | | |
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Mi ha sempre appassionato questa continua ricerca senza frutti dei ricercatori moderni, nel ricostruire come facessero gli antichi a realizzare le piramidi, per ora mille teorie, ma nessuna è ancora soddisfacente
Ahhaaha siamo ridicoli sono passati millenni e ci gabbano ancora, chissà con quale tecnica riuscivano a trasportare quegli enormi blocchi di pietra :SMILE46: :SMILE47:
:SMILES1: |
26/01/2006 00:30 |
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ed io continuo a chiedermi perchè insistiamo col focalizzare la nostra attenzione solo sulle piramidi, quando gli egizi ci hanno tramandato molte altre costruzioni eccezionali. Basta pensare al Tempio di Deir el-Bahari, quello della regina Hatschepsut, che l'architetto Senenmut fece realizare ricavandolo da una parete di roccia. Il tempio presenta tre terrazze a gradoni e un'infinità di colonne e pareti decorate... e vissero intorno al 1500 a.C.
E gli obelischi? altra questione annosa. Monoliti di granito, lunghi oltre 40 metri. Come fecero a trasportarli? e a posizionarli in loco senza spezzarli? E ancora Karnac, dove Templi crebbero entro il tempio madre, si può dire. Con vere e proprie foreste di colonne in pietra alte a dismisura (anche queste oltre i 40 m. d'altezza)
Certo le Piramidi, per le loro dimensioni, creano maggiore scalpore. Ma credetemi, vedere coi propri occhi tutto ciò che hanno eretto con i pochi mezzi che avevano a disposiizione, lascia senza parole |
27/01/2006 01:35 |
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Senza dubbio hai ragione, le bellezze dell'antico egitto certamente non solo le piramidi, ma forse, se si riuscisse a capire come hanno fatto a trasportare quei massi giganteschi da una parte all'altra si risolverebbero automaaticamente ( credo) anche gli altri...
Per questo credo che l'attenzione sia focalizzata solo sulle piramidi... |
01/02/2006 01:48 |
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Scritto da: BeatAurora 27/01/2006 1.35
Senza dubbio hai ragione, le bellezze dell'antico egitto certamente non solo le piramidi, ma forse, se si riuscisse a capire come hanno fatto a trasportare quei massi giganteschi da una parte all'altra si risolverebbero automaaticamente ( credo) anche gli altri...
Per questo credo che l'attenzione sia focalizzata solo sulle piramidi...
gli egizi erano abili costruttori di navi e credo quindi che usarono questi mezzi per trasportare i massi dalle cave fino alla piana. A quel tempo il corso del Nilo era diverso da quello attuale. Il fiume all'epoca probabilmente scorreva lungo l'area dove sono state erette le Piramidi.
Il tempo ha mutato l'aspetto del sito che oggi ci appare sopraelevato rispetto al passaggio circostante, mentre allora era tutto in pianura.
Proprio di questi giorni è la scoperta all'interno di alcune grotte sul mar Rosso di resti di imbarcazioni risalenti a 4000 anni fa che lasciano intuire le loro capacità costruttive.
Se vi interessa l'articolo è pubblicato su l mio forum |
01/02/2006 07:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 23.487 Post: 468 | Registrato il: 23/11/2005 Registrato il: 31/12/2005 | Sesso: Femminile | | | |
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Per le piramidi oltre al problema di dover trasportare i massi, gli scenziati di adesso devono risolvere anche, come cavolo faceva un faraone a farsi fare una piramide prima della sua morte (perché i calcoli di adesso dicono che serviva più di una vita per realizzarle) e come facevano a trasportare i massi e contemporaneamente erigere la piramide (senza schiacciarsi a vicenda)
Si stanno continuamente divertendo a fare modelli e calcoli... e intanto loro le hanno fatte e sono là a testimoniare che in qualche modo loro le hanno erette! MICHELA
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01/02/2006 13:36 |
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Considerato l'alto numero di manodopera che avevano a disposizione (e non erano schiavi, ma operai regolarmente retribuiti) si è stimato che per costruire la piramide di Cheope (che è la più grande della Piana) siano stati necessari circa 20/25.
Il Faraone come saliva sul trono, dava immediatamente inizio alla costruzione della sua tomba.
Se non ricordo male Cheope regnò per circa 23 anni, quindi i numeri sono a suo favore.
E' pur vero che alcuni sostengono che Cheope usufruì di una costruzione già esistente e che si limitò a farla modificare e restaurare, ma questa è una di quelle teorie avallate da chi avanza 'ipotesi che le piramidi siano ben più vecchie di quel che l'egittologia ufficiale afferma che sia...
quello che riguarda la Piana di Giza è un ambito troppo povero di documentazione e che quindi si presta a illazioni di qualunque tipo.
In merito alle tecniche di costruzione, attualmente non abbiamo nessun dato certo. L'ipotesi più accreditata è quella che prevede una rampa di sabbia e ciotoli che avvolgeva il monumento e saliva man mano che i massi venivano posizionati, con l'aiuto di leve in legno di cedro disposte in una data maniera. |
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