Nonostante la sistematica distruzione da parte della colonizzazione spagnola, Messico e Guatemala offrono agli appassionati di antiche civilità migliaia di siti archeologici e resti degli antichi popoli dei Maya e degli Aztechi. Ecco un tour suggestivo tra i misteri e gli enigmi di questi straordinari antichi abitatori del Centroamerica.
I loro nomi rievocano misteriosi riti, segreti non scoperti del tutto, enigmi ancora tutti da chiarire. Parliamo di Maya e Aztechi due delle più sorprendenti e affascinanti civiltà della terra, fiorite nell'America centrale e completamente annientate dalle invasioni spagnole. Nonostante le distruzioni, sono molti i siti ed i resti che raccontano la storia di questi popoli, dalla cultura raffinata e dalla cosmogonia complessa e ancora oggi ricca di luoghi oscuri. Il nostro viaggio di questa settimana tocca alcuni dei più interessanti tra i 1200 siti archeologici del Messico meridionale e del Guatemala. Un viaggio emozionante e ricco di sorprese.
Maya e Aztechi (assieme agli Inca, il popolo "Figlio del Sole" della Cordigliera delle Ande) hanno saputo creare civiltà di altissimo livello. Conoscevano raffinate tecniche di costruzione, producevano opere d'arte che nulla hanno da invidiare al quelle delle civiltà elleniche ed egiziane, erano governate da leggi civili e religiose assai complesse e possedevano conoscenze scientifiche sofisticate (basti pensare all'elaborazione del calendario solare di 365 giorni che si discosta dal calendario moderno per uno scarto infinitesimale). La loro storia venne bruscamente interrotta con l'arrivo dei conquistadores spagnoli all'inizio del XVI secolo e fu una fine crudele: le loro città vennero rase al suolo, i templi incendiati, gli idoli distrutti, i tesori saccheggiati e sciolti nelle fonderie, le popolazioni ferocemente sterminate.
Della tre civiltà precolombiane la più antica e sviluppata fu quella Maya, che fiorì nella parte meridionale del Messico, nel Guatemala e nelle terre circostanti dal 500 a.C. circa fino all'epoca della conquista spagnola nel XVI secolo. Possedevano conoscenze astronomiche e aritmetiche incredibilmente esatte, che comprendevano lo zero ed anche i numeri negativi. L'epoca del massimo sviluppo fu quella del Periodo Classico, quando per fare sfoggio della propria potenza costruirono templi e palazzi di grande mole e di straordinaria bellezza.
Tribù dei Nahua, provenienti invece dal nord del Messico (dalla mitica Aztlán, ovvero "la terra degli aironi"), gli Aztechi erano un popolo guerriero, che si stanziò a partire dal XII secolo nell'altopiano messicano, estendendo poi il loro Impero fino alla pianura sul Golfo del Messico. Nelle loro conquiste raccolsero un'eredità culturale complessa ed il loro mondo si basava su un equilibrio tra elementi eterogenei. Nel 1522 la spedizione spagnola agli ordini di Cortés distrusse l'impero azteco massacrandone gli abitanti e uccidendo l'ultimo dei suoi sovrani, l'imperatore Cuauhtémoc.
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